News

Post N° 11


Un'altra tragedia del mare. È di almeno quaranta migranti uccisi e un centinaio di dispersi il bilancio del naufragio di un'imbarcazione in viaggio fra la Libia e l'Italia. La notizia è stata resa pubblica solo lunedì da fonti dei servizi di sicurezza egiziani. Ma il ministero dell'Interno egiziano ha precisato che l'imbarcazione, con a bordo 150 persone, è naufragata al largo delle coste libiche, dieci giorni fa, il 7 giugno scorso, dopo essere salpata dal porto di Zuwarah, vicino al confine con la Tunisia, diretta verso l'Italia.In viaggio verso l'Italia c'erano per la maggior parte marocchini, algerini, bengalesi ed egiziani. Le autorità libiche hanno informato l'ambasciata egiziana della tragedia lo scorso fine settimana, proprio perchè a bordo del barcone c'erano diversi cittadini egiziani. Tra le persone recuperate, solo due sono sopravvissute: si tratta di un cittadino del Bangladesh e di un egiziano. Ed è proprio Wael Nagui Abdel Mutagali, l’egiziano sopravvissuto, a raccontare ogni immigrato ha dovuto pagare 2000 dollari a uno scafista egiziano che vive in Libia come prezzo per raggiungere l'Italia.Il segretario del Pd Walter Veltroni ha commentato la notizia sottolineando che «si tratta di una vera emergenza che va affrontata con serietà ed umanità e non ricorrendo a strumenti crudeli e insieme inefficienti come l'introduzione del reato di immigrazione clandestina». «I quaranta del barcone sarebbero stati rei di essere immigrati clandestini. Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76342