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SCIENZIATI GIAPPONESI TROVANO INDIZI DI UN NONO PIANETA NEL NOSTRO SISTEMA SOLARE


 Scienziati di una università giapponese hanno dichiarato giovedì scorso che sono convinti che un nono pianeta, ancora sconosciuto, graviti ai confini del nostro sistema solare e che un giorno sarà scoperto, nel caso gli astronomi tengano i mezzi necessari. Ricercatori dell’Università di Kobe, nel Giappone occidentale, basano le loro affermazioni su simulazioni effettuate al computer. “Esiste una elevata possibilità che un pianeta, del quale ignoriamo l’esistenza, con una massa (equivalente) tra il 30% e il 70% quella della Terra, si trovi ai confini del nostro sistema solare“, hanno spiegato gli scienziati in un comunicato. “Se fossero realizzate indagini su larga scala, questo misterioso pianeta sarà, senza dubbio, il Pianeta X, il quale sarà scoperto al massimo tra una decina di anni“, dicono. “A causa della temperatura molto bassa, la sua superficie potrebbe essere coperta con ghiaccio, ammoniaca congelata e metano“, ha spiegato il professor Tadashi Mukai. La ricerca della squadra di studiosi dell’Università di Kobe, coordinati dallo scienziato brasiliano Patryk Sofia Lykawka e dal professor Mukai, sarà pubblicata nel mese di Aprile da “Astronomical Journal”. L’ipotesi dell’esistenza del cosiddetto “Pianeta X” si è ampliata nel 2006, quando la cominità scientifica decise di escludere Plutone dalla lista dei pianeti nel nostro sistema solare. Plutone, corpo celeste scoperto nel 1930 dall’astronomo americano Clyde Tombaugh (ndr Centro Ufologico Taranto, Tombaugh fu anche testimone di un clamoroso avvistamento UFO nell’anno 1949), è stato declassato alla categoria di “pianeta nano”, poichè non corrisponde alla nuove definizioni, più restrittive, che nel 2006 furono adottate dalla UAI (Unione Astronomica Internazionale). Dopo tale decisione, gli otto pianeti riconosciuti dalla comunità scientifica sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Il team di Kobe ha dichiarato che circa 1.100 corpi celesti sono stati rilevati nella cintura di Kuiper, dalla metà degli anni 90 del secolo scorso. “Ma sarebbe la prima volta che si scopre un corpo celeste che ha dimensioni maggiori di Plutone“, conclude Mukai.In foto una ricostruzione artistica dell’aspetto del cosiddetto “Pianeta X”