Le foglie e il vento

Post N° 95


Era in corso una riunione, molto importante. Tutta gente molto concentrata, si stava redigendo un verbale articolato, c'erano interventi, dibattito. C'era quell'impegnativo tavolo relatori tutto occupato. Quello era di solito il mio posto, verbalizzavo e intervenivo, non mancava quasi mai la mia relazione su quella attività, su quel convegno dai contenuti innovativi che andava applicato ai casi concreti. Ma stavolta ero lì, all'ultimo posto. Alla mia entrata cari saluti mi hanno accolto, nonostante arrivassi molto in ritardo. Sorrisi e strette di mano che mi hanno fatto bene al cuore, molto bene. E sedevo lì, beata, da sola all'ultimo posto. Quando la mia attenzione è stata catturata dalla finestra aperta, vicino a me. C'era uno strepitoso tramonto, oltre la soglia, che proiettava i suoi giuzzanti colori sugli eucaliptus, sui pini, sugli abeti lì di fronte. Tutta la gamma degli arancioni e dei verdi ondeggiavano mossi dal vento, una silenziosa sinfonia di bellezza lì oltre la finestra.Ho resistito per un po', con gli occhi persi in quella cornice di muratura, poi mi sono alzata, nel mezzo di un resoconto di bilancio, e, come da casa mia, mi sono appoggiata al davanzale con il viso all'aria e ho fatto spaziare lo sguardo.Stavo studiando faticosamente quando un panorama come questo mi rinfrescava l'animo e dava sollievo al pensiero, ora che l'obiettivo è raggiunto mi accorgo quanta gratitudine devo a quegli alberi, a questa finestra.D'un tratto alla stessa finestra siamo in due. L'amministratore si alza dall'impegnativo tavolo relatori e viene a condividere lo spettacolo alla finestra. E io decanto le bellezze, le sfumature, gli accenti lirici...E dietro di noi l'impegnativa riunione prosegue. Una curiosa, bellissima scenetta, la conserverò con cura nella memoria, con gioia.Baci