Le foglie e il vento

Giocare....


D'un tratto, cosģ, senza un preciso motivo....mi raggiunge, mi prende un pensiero, arrivato chissą da dove, chiamato chissą da "chi", da quale parte di me stessa."Ecco, cara mia, dovresti imparare a giocare, giocare di pił, disegnare con le parole per il gusto di farlo, fare e disfare....chi l'ha  detto mai che tutto deve essere UTILE?"" Eh gią, č un po' di tempo  che ho messo davanti agli occhi questo strano filtro dell'utilitą, che, in fondo, non mi appartiene, ma che, chissą in quale momento, ho deciso in qualche modo che "doveva essere inserito", perchč "ero decisamente troppo campata in aria".La veritą č che proprio questo mio fluttuare tra terra e cielo mi ha permesso di concretizzare alcuni tra  i miei pił arditi progetti, che hanno preso forma e sostanza nonostante, alla fine, io stessa non ci credessi poi fino in fondo.E mi sono lasciata convincere dalle altrui lingue, macchiate da qualche dose di invidia, che, in realtą, "č stata tutta fortuna", una incredibile fortuna, che, chissą come baciava sempre me, e che poi il merito, alla fine, non era tutto mio, ma ripartito equamente tra i miei "circostanti".Ma forse non era cosģ, forse dovrei solo ri-acquisire un po' della capacitą di "volo radente", perchč poi i risultati ricomincerebbero a vedersi, forse dovrei ricominciare ad avere quello sguardo sorridente, un po' furbino e silenzioso, di chi immagina gią il panorama composto, di chi mette mentalmente le tessere al posto "giusto".Ecco, questo pensiero č cicciato fuori in questa notte calda e densa, arrivato chissą da dove, chiamato chissą da chi.