Le foglie e il vento

Fughe d'evasione


Sì, lo so, il titolo può sembrare - ed è di fatto - una tautologia : chi fugge, e-vade, va via, va fuori, scava un buco nella normalità routinaria e prende il volo....Ma quella di Venerdì è stata proprio una fuga doppia in piena regola. lavoro fino alle 19,00 e poi, due cose (letteralmente), e via, più veloci della luce!Mi viene in mente quando si partiva per presentare qualche cinquantina di dichiarazioni mezz'ora prima della chiusura degli uffici, e si scrivevano nel viaggio quelle che rimanevano , partendo con mucchi di carte sgommando su macchine strapiene, come in una rapina....Eh sì, la rapina al tempo che fugge, una beffa al lavoro che ingoia. Con inventiva, monella furberia infantile, sberleffi alla barbosa autorità, proprio alla maniera di  Giamburrasca , quello indimenticabile alla  Rita Pavone. (Eh sì, me li vedevo anche io quei film deliziosi in bianco e nero, da piccola e non solo...).E mi viene in mente quando una comitiva di serisissimi studiosi di lettere classiche si inerpicava per i pendii di Segesta, e Selinunte, in Sicilia, cantando e ridendo come uno scalmanato gruppo scout, mentre il Direttore del Dipartimento (il meraviglioso e terribile prof. di Lett. Lat.), prendeva in giro tutti i "lavativi" che rimanevano indietro, tra le contumelie generali di docenti e discenti.E ancora, la mia prof. di Filologia latina che tirava fuori dalla busta il suo ultimo acquisto al mercatino rionale, orgogliosa come la più scrupolosa delle massaie per il prezzo vantaggioso....Ed ancora, la mia adorata prof. di biologia del liceo che ci incantava con i racconti delle sue immersioni nel Mar Rosso e ci portava preziosissimi reperti raccolti sul fondo del mare....e chi se le scorda più quelle lezioni sui molluschi, sui crostacei, sui fossili!Insomma, lo "straordinario" pervade e colora la quotidianità, più di quanto noi stessi , tante volte, riusciamo a renderci conto...Baci!