FogliSparsi

POST n°6


È proprio strano questo inizio di giugno nelle terre di Quinnipak,è come se nell’aria ci fosse qualcosa di triste, forse giornate troppo simili all'autunno, o forse non so, come se qualcosa stesse per accadere ma rimane lì a guardarci aspettando il divenire degli eventi, è strano da spiegare…nella libreria del signor Bloom la radio è accesa,una vecchia radio che non so come è riuscito a far funzionare…ma giustamente i suoi calcoli a qualcosa saranno pur serviti…"La signora", la chiama lui...Radio QuinPak oggi trasmette, ma anche lei è un pò sottotono, la voce di Mr Monypenny annuncia la prossima canzone, Guccini… quanti ricordi questa canzone le note incominciano a riempire la stanza, appena coperte dalle ultime parole di Mr Monypenny...  Francesco Guccini > D'Amore Di Morte E Di Altre Sciocchezze (1996) > Vorrei5’18” Vorrei conoscer l' odore del tuo paese, camminare di casa nel tuo giardino, respirare nell' aria sale e maggese, gli aromi della tua salvia e del rosmarino. Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero parlando con me del tempo e dei giorni andati, vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero, come se amici fossimo sempre stati. Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri, le strisce delle lumache nei loro gusci, capire tutti gli sguardi dietro agli scuri e lo vorrei perchè non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io... Vorrei con te da solo sempre viaggiare, scoprire quello che intorno c'è da scoprire per raccontarti e poi farmi raccontare il senso d' un rabbuiarsi e del tuo gioire; vorrei tornare nei posti dove son stato, spiegarti di quanto tutto sia poi diverso e per farmi da te spiegare cos'è cambiato e quale sapore nuovo abbia l' universo. Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona o il mare di una remota spiaggia cubana o un greppe dell' Appennino dove risuona fra gli alberi un' usata e semplice tramontana e lo vorrei perchè non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io... Vorrei restare per sempre in un posto solo per ascoltare il suono del tuo parlare e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo impliciti dentro al semplice tuo camminare e restare in silenzio al suono della tua voce o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso dimenticando il tempo troppo veloce o nascondere in due sciocchezze che son commosso. Vorrei cantare il canto delle tue mani, giocare con te un eterno gioco proibito che l' oggi restasse oggi senza domani o domani potesse tendere all' infinito e lo vorrei perchè non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io...