Presente_Imperfetto

La tua immagine

C'é un momento,
in cui scorre tra i ricordi
la tua immagine,
ora ovunque sei.
Sciogli i tuoi lunghi capelli
scuri e soffici come la neve,
accarezzi piano le tue gambe
passando le mani sulla pelle liscia,
quasi a coglierne il tatto
in ogni morbido punto...

e le osservi tranquilla,
con lo stesso sguardo dolce
in cui amavo perdermi...
muovi i tuoi passi come allora
piano e mai avventati,
o percorri ormai un'altra vita
che più non conosco.
C'é silenzio che sembra
durare un'eternità,
anche le tue fotografie tacciono
e sembrano aride.
Ma ti ho lasciato tutto di me,
anche se forse il mio ricordo
é l'ultimo dei libri riposto
in una cantina polverosa.
Ti lascio un altro inutile pensiero,
questo,
da leggere con i miei occhi,
per sempre nei tuoi occhi....

  

L'ultimo concerto

Era l'ultimo concerto della stagione,
nemmeno un mese fa.
La sala era piena,
le mie mani correvano sul piano, sicure,
il mio sguardo vagava, in cerca di te,
speravo fossi venuta
per l'ultimo concerto
della stagione.
Non ti vedevo,
non sentivo il tuo profumo,
il tuo profilo si sovrapponeva ad altri,
insignificanti per me.

Anima mia, mi manchi
mi sei mancata quella sera.
Il tuo bacio alla fine del concerto
come per dire "sei stato bravo".
Nessun bacio per quest'ultimo concerto,
solo applausi
che non mi scaldavano il cuore,
come sempre,
l'ultima volata delle mie mani
sul piano ma...
Nessun bacio.
Anima mia ti amo ancora,
non dispero e continuo ad amarti.
E ti amo ancora...
                      Sté

Note

Un piccolo carillon
con note del tuo profumo
si diffonde come un volo di rondini
come i tuoi capelli sciolti
a incrociarsi sulle spalle nude...
E' il quadro delle mie ali
per dipingere libere il tuo profilo
arrivandoti al cuore,
come oceano che ti ha avvolta
con la mia fantasia.
Note nei miei occhi
risuonano dalla memoria al vento
e oltrepassa l'anima,
ma tu vivi in un luogo
dove non puoi sentirle...

le storie finite

Così te ne sei andata,
ti avevo  pregata di accostare la porta dietro te.
Sentivo i tuoi movimenti, le  tue parole urlate
contro chi,
forse contro me!
Sentivo che sbattevi le cose in valigia,
ti chiamavo senza aver risposta.
Mi sono alzato nel tentativo di fermarti,
vano,
le tue cose ancora sul pavimento,
camicie, scarpe ed altro.
Lo sbattere della porta  mi ha sorpreso,
E si che ti avevo pregato,
di non farlo.
Peccato.