follie camune

DEEP PURPLE A BS!


Nessuna scorciatoia, nessuna base, tutto suonato  e cantato dal vivo! Ian Gillan, classe 1945, sa perfettamente che se vuol essere il cantante dei Deep Purple deve accettare, ad ogni concerto, il paragone con una delle più splendide e potenti voci dell'Hard Rock, la sua, quella del Gillan 1972 immortalata su Made in Japan. Così non fugge, ma gioca d'astuzia, non pretende di stare "sopra" la band, ma si immerge del marasma organizzato dei suoi quattro compari. La ritmica forsennata di Paice e Glover è il marchio di fabbrica e i "nuovi" Morse e Airey hanno più spazio dei vecchi pards, giacchè hanno voglia e capacità da vendere. Il suono di Airey è coerente con la tradizione e le sue dita corrono veloci ed educate sul Dio-Hammond mentre Morse gioca ad essere se stesso e, contemporaneamente, l'altro, innominato se non in Highway star e Smoke on the water. Grandi nonni, che ci sparano anche una canzone nuova di zecca come secondo pezzo. Tra il pubblico viste irreprensibili professoresse di diritto, che a "ragioneria" fanno schiattare i propri alunni per un piercing, vetusti avvocati, che si concedono ai clienti con parcelle da viaggio sullo shuttle, giovanissime giumente che in camera tengono il poster dei Blue, giovani lupi, che passano 3 ore in bagno per uscire con la scapigliatura più naturale possibile, ma ieri sera è passata la Storia, tutti in piedi, mano sul cuore, sull'attenti, SMOOOOKE ON THE WATER, l'inno mondiale del Rock!