follie camune

TUTTO DI CORSA


e ti pareva che io riuscissi ad essere costante con questo blog....... non abbiamo cominciato i campionati, gli allenamenti per ora non quagliano un granchè, troppa artrite nelle teste e nei corpi delle nostre giovani, troppa carne al fuoco, rischiamo di restare bruciacchiati. Dobbiamo riconoscere che la colpa è nostra, per l'artrite delle ragazze che son cresciute con noi, un po meno colpa per la carne, al fuoco. Intanto che vi confrontate con voi stessi, leggetevi Bianchezza, del grande Pierangelo Bertoli. E non offendetevi se siete credenti, queste erano le sue idee, a chi piacciono, a chi no, e vanno rispettate, come quelle di tutti,  tranne che quelle degli stronzi. Già ma chi da la patente di stronzo? Diciamo che ognuno dà la sua e ritiene più o meno importante il pensiero di chi se la piglia.BIANCHEZZA (Pierangelo Bertoli)-per quanto mi riguarda applicatela a tutti coloro che pretendono di imporre la propria fede, qualsiasi fede. Di buono, qui in Italia, c'è che Pierangelo ha potuto cantarla senza che nessuno gli tagliasse una mano, le gambe gliele aveva già fregate la vita.-Con il tuo sguardo da allevatore e la tua bocca di frasi usate I tuoi amici di un altro mondo e le tue colpe dimenticate Con i tuoi giochi di colombe bianche e i tuoi vestiti di incenso e d'oro Con il tuo trono su tanti morti e la ricchezza senza lavoro Un palco, luci, gente che ti ammira Uomini in ginocchio, una lunga fila I tuoi scagnozzi anche nelle scuole a costruire un gregge vendendo le parole Una speranza in fondo ti sostiene, di costruire un mondo dove il pastore è un bene Dove comandi tu su tanta gente Dove ci sia la fede come nel medio oriente Col tuo passato di inquisizione e il tuo presente da denunciare Col tuo futuro di medioevo e i tuoi pensieri nel capitale Col tuo sorriso di porcellana e i tuoi ritorni che chiami nuovi Le tue indulgenze vendute all'asta e le crociate che non ritrovi Tu che sconfiggi spiriti cattivi, che oscuri il sole e i più famosi divi I tuoi seguaci devono pregare perché voi siete pochi ma nati per pensare Pensare a tutto il peso della vita e quando il giorno la farà finita Tu siederai nel cielo tra le stelle E a chi ha creduto tanto darai le caramelle Con i tuoi sogni senza materia e i tuoi fratelli sotto alle scarpe Con i tuoi figli bruciati al rogo ed i tuoi giorni vissuti a parte Con i tuoi versi di sette jene e i tuoi principi di colabrodo E i tuoi diritti senza ragione e la facciata tenuta a modo Il sacramento, poi la Sacra Rota La verginità, l'astinenza devota Le donazioni fatte dai penitenti e i più pietosi veli calati sui conventi La tua censura, la religione di Stato Dal codice Rocco verso il Concordato La frigidità, le torture più vere E le benedizioni sulle camicie nere.