follie camune

Whitesnake LIVE 2006


A 26 di distanza da "Live in the heart of the city" esce "Live in the shadow of the blues". Cosa mi spinga ad acquistare un CD che contiene un remake di un semi-capolavoro, pur con sostanziali variazioni di scaletta, dovute al progredire della discografia dell'ugola più calda dell'Hard rock, è una domanda che mi dovrei porre con attenzione. La risposta, prima di accettare le accuse di schiavo della nostalgia, è che i rockers di oggi mi attizzano come "Irma dèi mascì" (chi non è del mio paese non può immaginare) e quindi sono costretto a cercare linfa vitale laddove, anche se con operazioni evidentemente commerciali, c'è ancora "trippa per gatti".E di operazioni commerciale evidentemente si tratta, visto che la casa discografica ha largamente risparmiato sulla produzione. Può, nel 2006, uscire un prodotto mal registrato? Può. Questo ne è la riprova, ma, e qui il ma è d'obbligo, meglio intuire, più che sentire, le evoluzioni dei nuovi Whitesnake di Mr.Coverdale che sciropparsi le lagne della nuova generazione. (e anche questo punto è d'obbligo). Mr. Coverdale, e mi duole dirlo, ha vinto. Su chi? Ha vinto su Gillan e quasi quasi, ma solo quasi quasi, anche sui Deep Purple.... e qui tiro un respiro. Coverdale, almeno quello che si sente su questo disco, è ancora un cantante rock e la sua band tira del gran rock, e anche altro probabilmente, ma non ne fa pubblicità esplicita e questo basta. In effetti questi Whitesnake sono un'accozzaglia di maniscalchi ma il vecchiardo riesce comunque a cavalcarli e a formare con loro una "rebolgia" credibile, ascoltare per credere. E se io, nel senso di me medesimo, mi fossi trovato, all'inizio del concerto qui registrato, avvolto dalle spire orientaleggianti dell'intro e l'avessi sentito urlare "ARE YOU READY" per poi arringare la folla col suo "THIS IS A SONG FOR YOU" e d'improvviso fosse partita BURN! tatararaaaatararararaaarara..... ecco allora io sarei svenuto all'istante. Questo è ciò che intendo per Hard Rock. Se non l'avete mai provato, continuate a farvi le vostre inutili canne, a tirare la vostra stupida coca e a masticare tutte le pastiglie del mondo. Io con 20 euro, al negozio di dischi, ho fatto il pieno per un bel po' di settimane.