Gubbio e l'Umbria

Spello Torri di Properzio e Porta Venere


Porta Venere venne eretta in età augustea ed inserita in un notevole numero di edifici. È stata studiata e disegnata, per primo, dall’architetto bolognese Sebastiano Serlio nel 1540 e, nel secolo XVII, da storici locali che la misero in stretta relazione con i resti di un tempio dedicato a Venere, scoperti presso la villa Fidelia, fuori la cerchia delle mura urbane di Spello: il nome, infatti, deriva dalla strada "Trionfale" sovrastata dalla porta e che collegava questo tempio con l’interno della città. Le due torri che affiancano la porta e che un’antica tradizione ha legato al nome del poeta latino, in genere sono state ritenute di epoca medievale. È altresì leggendaria l’identificazione della torre a monte della porta con il luogo della prigione di Orlando. Il complesso porta-torri è stato fatto oggetto, in questo secolo, di almeno due restauri: negli anni dieci - venti, quando vennero abbattuti molti edifici di età medievale, ed ancora negli anni 1940-1941. Porta Venere è conchiusa ai lati da due Torri dette di "Properzio" a pianta dodecagonale. Eccezion fatta per le torri che s’impongono per lo spazio volumetrico che occupano, ciò che nobilita il complesso è sicuramente la porta urbica dedicata a Venere: realizzata in travertino bianco essa testimonia un glorioso passato spellano che segnò l’inizio della Splendidissima Colonia Julia.