il blog dei fonzarù

Nuove frontiere della micologia


I Funghi costituiscono un anello importantissimo nella catena alimentare, senza di essi non solo i boschi ed i campi ma tutta la superficie terrestre sarebbe cosparsa di materiale indecomposto ed il terreno sarebbe ovunque ormai esausto, privo cioè di sostanze nutritive. Spetta, infatti, ai funghi, visibili e non, ed ai batteri il compito di favorire la decomposizione delle sostanze organiche rendendole nuovamente fruibili dal regno vegetale sotto forma di sali minerali. I funghi detti xilofagi sono, ad esempio, specializzati nella disgregazione del legno che, per effetto del fungo, degraderà cariandosi. Le carie sono responsabili, della degradazione e quindi della perdita sia della lignina sia della cellulosa. L’azione di questi funghi è indispensabile per sgomberare il terreno dai detriti degli alberi morti, ma può diventare un danno quando a subire il degrado è un albero ancora vivo. Non esistono, infatti, rimedi per fermare, contenere o uccidere i funghi xilofagi  parassiti all’attacco; solamente l’albero stesso è in grado, ma non sempre (Armillaria Mellea), di contenere la proliferazione delle ife isolando i tessuti infetti. La capacità di questi funghi di disgregare il legno viene studiata con attenzione per interessanti applicazioni nel campo della biotecnologia applicata all’ecologia. Capendo appieno il meccanismo si intravede la possibilità di sfruttare funghi per la disgregazione di sostanze tossiche come il famigerato DDT che, nonostante la storica messa al bando, ancora ammorba molte parti del nostro pianeta.
ARMILLARIA MELLEA