FOOTBALL SCOUT

KYKLE WALKER - "THE ENGLISH R. CARLOS"


Sarà un caso, ma tutti gli esterni destri britannici di un certo spessore iniziano col suono "Walk", che tral'altro è anche un comune verbo inglese che significa "camminare". Il primo ad avere queste caratteristiche è stato Theo Walcott, lanciato giovanissimo da Capello. E calpesta, anzi divora, allo stesso modo, la sua stessa parte di campo, anche lui da giovanissimo in nazionale (è un 90'), Kyle Walker, terzino destro, che per le sue spiccate doti offensive, può essere definito un ala fluidificante capace di percorrere, e no "camminando", ma a velocità supersoniche, e occupare tutta la fascia destra. Col suo sguardo tenero, e quel piccolo neo sotto l'occhio che ricorda Scirea, il giovane esterno inglese è in realtà un mix di classe e potenza. Sarà che è abituato a compiere duetti perfetti (in nazionale assieme a Walcott compone una corsia di destra letale, anche se spesso è lui, utilizzato a centrocampo a delegare lo stesso Walcott in panchina; nel Totthenam, squadra in cui è ritornato la scorsa stagione giocando alla grande, con 37 presenze e due gol, è partecipe, assieme a Gareth Bale a sinistra, della coppia di esterni tra le più forti al mondo) che in Spagna, dopo averlo conosciuto in seguito ad un'amichevole della squadra basca con la nazionale inglese, hanno iniziato a chiamarlo "the english Roberto Carlos". Il problema, semmai, di questo soprannome, è che lui è un tutto destro (pur non essendo niente male comunque anche col sinistro, che spesso usa per concludere l'azione a rete), per questo, si possono intravedere molte somiglianze anche con Maicon. Il modo in cui interpreta il ruolo è quello, la classe, la tecnica, la potenza e la velocità d'esecuzione anche, solo che con il suo 1,78x73 Walker non dispone della stessa forza fisica dell'esterno brasiliano dell'Inter, ma ciò non è sicuramente da considerarsi un limite, perchè il "folletto" inglese forse dispone di un'agilità ancora maggiore, che abbina alla sua grande resistenza ed esplosività. Sono poche le partite in cui non lo si vede spingere sulla corsia. Quando punta l'uomo in velocità è formidabile e quasi imprendibile se decide di andare sul fondo per crossare, e spesso per fondo lui intende addirittura arrivare in area di rigore per servire il più facile degli assist alle punte. La sua accelerazione è micidiale e ha già lasciato sul posto molti terzini sinistri avversari, incapaci di fermarlo; ma ciò che sorprende maggiormente è il suo controllo di palla e la sua tecnica, da centrocampista puro: ecco perchè definirlo un terzino è altamente riduttivo. Spesso, proprio come Maicon, arriva dalla corsia destra al limite dell'area in corsa, e lascia partire dei bolidi col destro, forti ma soprattutto precisi, che non lasciano scampo ai portieri. Ma può decidere anche di entrare in area, puntare il difensore e calciare di sinistro, che, come ho detto prima, non disdegna del tutto. Un esterno completo dunque, capace anche di perfetti movimenti senza palla, tagli ed inserimenti, che lo portano ad essere sempre pericoloso. E di certo non manca la personalità a questo ragazzo, che una settimana dopo essere stato nominato "miglior giovane della Premier" la scorsa stagione, ha siglato un meraviglioso gol su punizione a giro col destro, e che a 20 è già punto fisso della rosa prima di Capello ora di Redknapp, allenatore che già lo conosceva al Totthenam. Ha saltato gli europei soltanto per un infortunio all'ultima giornata di campionato, ma è un giocatore sicuramente dal futuro roseo, che avrà molti altri grandi palcoscenici internazionali per mettersi in mostra. E, dal momento che è già a buon punto sulla strada per diventare il nuovo Maicon, chissa se Juve, Real e Psg, interessati proprio al brasiliano, oppure l'Inter, alla ricerca di un suo sostituto, non abbiano fatto un pensierino anche a lui, più giovane e meno costoso, e con tanta voglia di far scattare la freccia a destra.