FOOTBALL SCOUT

JUAN SURRACO - PERCHE' SEMPRE IN B?


 
A volte il calcio è strano, a volte la serie cadetta del campionato italiano nasconde davvero tanti talenti, giovani, vecchi, affermati, inespressi, in attesa di cogliere l'occasione giusta, in attesa di ambire a palcoscenici più importanti. E spesso tale treno non arriva, oppure tarda ad arrivare, cosicchè mentre si vedono tante meteore fallire in squadre o competizioni importanti, altrettanti giocatori di assoluto valore sono sprecati in campionati minori, come la serie B, e si esprimono e bruciano gli anni migliori, calcisticamente parlando, in squadre di valore inferiore rispetto a quello che è poi il loro potenziale talento. Poi può capitare che anche loro come molti altri falliscano la loro grande chance in una squadra di A, ma perchè non dare loro neanche una possibilità? la serie B è un campionato difficilissimo, con qualità minore ma intensità quantomeno a livello della Serie A, e accanto a giocatori di esperienza ormai avanti con l'età crescono e maturano giovani talenti. In serie B hanno giocato giocatori come Del Piero, Buffon, Nedved, Trezeguet, dalla Serie B hanno iniziato molte stelle del calcio italiano e non. Patrice Evra, attuale capitano del Manchester, è stato scoperto da Ferguson quando giocava in C1 nel Marsala. E quando l'anno successivo è andato a Monza in serie B, ha visto il campo pochissime volte, così il pazzo Ferguson ha bussato alla porta della squadra italiana e ha ottenuto in regalo il calciatore. Pazzi alla fine si sono dimostrati gli altri. Un calciatore, ormai decisamente pronto a fare il salto di categoria, in un ruolo tra l'altro in cui è abbastanza difficile farlo se non si ha davvero talento, e lui sembra averlo, è Juan Surraco, trequartista-ala attualmente in forza al Modena. Anomala carriera di questo nanetto classe 1987, ecco perchè: l'Udinese lo scopre dall'Uruguay a 19 anni, ma lo manda in prestito: il primo anno a Messina, dove inizia a mostrare le sue qualità; poi due anni ad Ancona, 71 presenze e 7 gol per questo giocatore diventato leader indiscusso della squadra che il primo anno raggiunge un'impossibile salvezza, l'anno dopo sfiora l'impresa play-off; ma per l'Udinese non è ancora pronto e viene mandato un anno a Livorno dove è ancora protagonista e un altro a Torino dove nonostante alcuni infortuni si rivela decisivo per la risalita in Serie A. Ora addirittura l'Udinese ha ceduto il cartellino al Modena, dove ha già iniziato a fare sfracelli: non pensate che qualcuno in questo ultimo giorno di mercato potrebbe farci un pensierino? E' un giocatore utile a tutte le squadre di A alla ricerca di un trequartista capace di fare la differenza: giocatore che nasce come ala destra, per sfruttare le sue abilità palla al piede nell'uno contro uno, la sua velocità e il suo piede vellutato per mettere cross agli attaccanti, ma che ora è effettivamente diventata una mezzapunta a tutto campo, bravissimo nei dribbling e negli slalom centrali, capace di creare la superiorità numerica e soprattutto la giocata vincente, gol o assist, in qualsiasi momento. Non ama prendersi la palla troppo lontano dalla porta, perchè sa che può essere più decisivo negli ultimi 20 metri, zona del campo in cui solo pochi campioni riescono davvero ad esserlo, e lui, almeno per la personalità, lo è già. Giocatore di esperienza nonostante gli appena 25 anni, dotato di una grande tecnica, un piede vellutato nei cross, nelle punizioni e nei passaggi, grande agilità e movimento, e soprattutto di grande visione di gioco, che capisce quasi sempre quando deve dribblare, quando invece deve inventarsi la magia, il passaggio filtrante. Una mina vagante che naturalmente non disdegna inserimenti senza palla in area, per cui è sempre pericoloso e difficile da prevedere. Repertorio completo, dotato di lanci millimetrici, aperture al bacio (nel caso arretri il suo raggio d'azione), stop a seguire, dribbling secchi, tunnel. Letale nei contropedi, sia egli a lanciare o ad essere lanciato, bravo nelle punizioni. Molti lo accostano a Camoranesi per il doppio passaporto, anche se è forse per le sue caratteristiche più dinamico e agile, la classe ancora non è quella ma lo potrà diventare. Due curiosità: i difensori stiano attenti quando mette palla in mezzo, già l'anno scorso con i suoi cross insidiosi ha propiziato ben due autogol; e stiano attenti anche i carabinieri, perchè come va veloce sul campo lo va anche in macchina, e spesso col vizio del sabato sera allegro; ma in fondo è un sudamericano, genio e sgregolatezza, in attesa che il suo genio possa essere goduto da squadre superiori al Modena e al Livorno...