Il Gargano disse che

Foggia, furto nel Laboratorio di archeologia dell´Università


Foggia, furto nel Laboratorio di archeologia dell´Università
mercoledì 24 agosto 2011 13:50:18di  RedazioneFOGGIA - Ennesimo furto nel giro di pochi mesi nel complesso degli ex Ospedali di via Arpi, in corso di ristrutturazione. Dopo le recenti sottrazioni di computer e apparecchiature fotografiche e i danneggiamenti ai distributori delle bevande, approfittando del periodo estivo e della chiusura della sede, i ladri questa volta sono riusciti ad accedere al Laboratorio di Archeologia, dal quale hanno sottratto, oltre ad un nuovissimo generatore di elettricità di proprietà della società di spin-off dell'Università ArcheoLogica, un serie di reperti archeologici.Dai primi riscontri effettuati risulterebbero trafugate due statuette di età romana in marmo, databili al II-III secolo d.C., rispettivamente raffiguranti Afrodite ed Eracle, un capitello in calcare del V secolo d.C. e una anforetta del V-VI secolo d.C. provenienti dagli scavi della villa romana e delle chiese paleocristiane del sito di San Giusto nel territorio di Lucera, e una colonnina di marmo del VI secolo d.C. rinvenuta nella chiesa paleocristiana di San Pietro a Canosa. Si tratta di scavi condotti dall'Università di Foggia e diretti dal prof. Giuliano Volpe, effettuati tra il 1995 e il 2005.A questi reperti si aggiungono quelli restituiti da recentissimi scavi effettuati per conto della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia dalla società di spin-off ArcheoLogica in località Masseria Amendolara nel territorio di Deliceto, consistenti in corredi di alcune sepolture di età romana (oggetti in vetro, lucerne, monete, ecc.). I controlli in corso stanno verificando l'eventuale asportazione di altri materiali, poiché i ladri hanno frugato in varie cassette contenenti i reperti, spesso smembrando contesti, da poco trasferiti nei nuovi locali adibiti a Laboratorio di Archeologia nella sede di via Arpi."Si tratta - ha affermato il rettore Giuliano Volpe - di un ulteriore grave e preoccupante segnale dell'ormai insostenibile situazione di insicurezza e, purtroppo, anche di degrado sociale, economico e morale in cui versa la nostra città, in particolare il centro storico: si continuano a colpire le scuole e le università, privando i docenti e gli studenti di strumenti di lavoro e di dati importanti. È una vera forma di barbarie alla quale è necessario porre rimedio". (Red/Fg03)