Il Gargano disse che

Carpino dopo l'alluvione ancora in uno stato di shock (3)


Carpino dopo l'alluvione ancora in uno stato di shock (3)
mercoledì 05 novembre 2014 ore 10:48Il Comune all’opera­ per riportare la normalità.Anche a Carpino l'amministrazione comunale guidata da Rocco Manzo si sta muovendo per cercare di rimettere in sesto alcune aree del territorio della "Città dell' olio più danneggiate di altre. Già qualche giorno fa, il primo cittadino del comune garganico; ri­volgendosi al premier Matteo Renzi con una lettera aperta, aveva fatto capire di puntare più al sodo e lasciare da parte i proclami e le parole che hanno fatto seguito all'evento disastroso di inizio set­tembre. “Il risultato di questo evento eccezionale è sotto gli occhi di tutti: gli imprenditori agricoli e turistici hanno subito ingenti dan­ni alle loro strutture, la campagna olearia e la stagione turistica (si­curamente anche la prossima) sono già finite, la viabilità principa­le e le strade rurali sono completamente distrutte, i canaloni sono pieni di pietrisco al punto che ogni pioggia successiva può rappresentare un evento eccezionale ed infine due figli di questa terra hanno trovato la morte per an­negamento (sicuramente l'evento più tragico), -Da quando abbiamo scoperto la fragilità del no­stro territorio siamo seriamente preoccupati perché ogni pioggia può compromettere il suo tessuto urbano, la sua economia e non ultimo la sua storia. Ciò che ci aspettiamo è che il Presidente del Consiglio mantenga fede agli impegni di ristorare i nostri imprenditori per i danni su­biti, di stanziare risorse che consentano di ripri­stinare tutta la viabilità rurale completamente distrutta e di mitigare il rischio idrogeologico lungo i nostri canaloni". Insomma, vanno bene le belle parole, ma ora a Carpino servono i fatti. Il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano è tornata con una propria ditta di Manfredonia nel territorio carpinese nei giorni scorsi, effettuando gli stessi lavori fatti a Peschici nei canali di Ulse e Kàlena: tre buche in corrispondenza di altrettanti ponti. A Carpino ne sono quattro. "Sì, non sono proprio identiche alle buche di Peschici, ma comunque non servi­ranno a tanto" fanno sapere dal Municipio car­pinese, dove i tecnici dell'Utc non hanno - come nel caso di Peschici - avuto contatti coi dirigenti del Consorzio di Giancarlo Frattarolo. Ma il Comune si sta già mettendo all' opera per riportare la normalità nelle aree contigue ai quattro canali carpinesi e per riconsegnare quelle terre ai proprietari che - in molti - sono impossibilitati a rag­giungere data la presenza di massi e pietrisco. "Abbiamo finalmen­te ottenuto lo sblocco di quattro milioni di euro che avevamo ri­chiesto da tempo al dottor Croce (commissario straordinario per il rischio idrogeologico della Regione, ndr) e che gestirà il nostro Utc" - spiega il primo cittadino - "Con quei soldi puliremo i ca­nali pieni di detriti, dando così tranquillità ai produttori di olio è ai proprietari di terreni che costeggiano i canaloni. Non è possibile che dopo due mesi, e con l'emergenza che potrebbe venirsi a crea­re anche con una semplice pioggia, quei canali siano ancora sporchi". Il progetto di pulizia finanziato dal commissario "era stato richie­sto da anni, ma solo adesso siamo riusciti ad ottenere lo sblocco di quel finanziamento. E' inutile oggi fare polemiche, l'importante è che ritorni la normalità in quelle zone e che i nostri produttori pos­sano riprendere le loro attività, sperando di ritornare presto a produrre l'olio di alta qualità che tutti conoscono". A breve, dunque, verranno appaltati i lavori di pulizia dei canali e si potrà dare respiro all'economia olearia carpinese.L’attacco