Il Gargano disse che

Inail/ Sicurezza sul lavoro, bando per investire. Le domande ammesse fino al 3 dicembre


Inail/ Sicurezza sul lavoro, bando per investire. Le domande ammesse fino al 3 dicembre
giovedì 20 novembre 2014 ore 16:09Il contributo massimo per ciascuna impresa non può superare l’importo di 50.000 euro.L’Edilcassa di Puglia scende in campo a fianco dell’Inail e delle imprese che vogliono puntare al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro. L’occasione è il bando Inail che ha come obiettivo, anche per la parte che riguarda l’edilizia, di sostenere le piccole e micro imprese, comprese quelle individuali, operanti nei settore. Il finanziamento dei progetti del comparto sono ripartiti in budget regionali e provinciali. Il contributo massimo per ciascuna impresa non può superare l’importo di 50.000 euro, mentre quello minimo ammissibile è pari a 1.000 euro. Fino al 3 dicembre 2014 le imprese hanno a disposizione una procedura informatica per inserire la domanda di partecipazione, secondo le modalità previste dal bando. Soddisfazione è espressa dal presidente di Edilcassa di Puglia, Fernando De Carlo: «Quando si parla di investimenti in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro – dice – non si può che remare all’unisono, soprattutto nella consapevolezza del momento di crisi che viviamo. Perciò il sistema bilaterale regionale, con l’ausilio di Edilscuola di Puglia e CPRP, ha il ruolo di supportare le imprese e i lavoratori, con queste iniziative e con i momenti di formazione, che sono fondamentali per evitare incidenti ed infortuni. Abbiamo il dovere di puntare sulla qualità con quel pizzico di lungimiranza che consente di guardare avanti». Va oltre il vicepresidente Crescenzio Gallo: «Ottima iniziativa ma ancora non basta – aggiunge -: oltre ad intervenire su innovazione, manutenzione e ristrutturazione delle macchine, bisogna pensare a mettere in rete tutti i soggetti che gravitano nel settore, in maniera da monitorare costantemente la situazione e ridurre sensibilmente gli infortuni. Anche in applicazione della legge regionale 8, che parla di “attivazione delle buone pratiche del buon lavoro” sul posti di lavoro».