Il Gargano disse che

Puglia/ Ancora rincari per l'acqua


Puglia/ Ancora rincari per l'acqua
venerdì 09 gennaio 2015 ore 10:46 I clienti di Acquedotto Pugliese sono complessivamente soddisfatti, secondo l’indagine disposta cinque anni dopo l’ultima, dal management dell’ente.  Nonostante i rincari che hanno fatto lievitare i costi in bolletta in media del 31 per cento dal 2009 a oggi (e la tariffa media di quasi il 50%) e nonostante l’ultimo aggiustamento, quello disposto a fine 2014, ammonti al 6,5 per cento. «Poteva andar peggio — tentano di consolare i pugliesi, l’amministratore unico Nicola Costantino, con il direttore generale Nicola Di Donna e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Gianni Giannini — si è rischiato un aumento del 26 per cento all’anno per 4 anni, se ci fossimo dovuti attenere alla norma che impone il recupero dei costi di investimento entro la scadenza della concessione a fine 2018. Ma la Regione, con un prestito ponte di 200 milioni, ci ha consentito di spalmare queste spese su un periodo più lungo». La corsa dei costi di approvvigionamento idrico per le famiglie, però, non si arresterà. Con l’ultimo rintocco il costo per metro cubo è arrivato all’incirca a 2 euro. Alto, per chi paga. Molto sotto la media guardando al resto d’Europa, rintuzzano le critiche Costantino e Di Donna. La tariffa media europea è di 5 euro. Contesto in cui i costi di manutenzione ammontano a circa 80 euro all’anno per abitante. Qui, invece, si investono ancora soltanto 36 euro per abitante. Troppo pochi su una rete idrica strutturata anche su condotte che, ad aprile, festeggeranno i primi cento anni. Il territorio della provincia di Bari è quello che soffre una maggiore condizione di emergenza: le esigenze di intervento ammontano a circa 70 milioni. Mettere in cantiere interventi imponenti di manutenzione è un’esigenza non più rinviabile. «Il fabbisogno per la manutenzione — annuncia Di Donna — è di circa 800 milioni. La rete è vetusta. Gli interventi di modernizzazione, che hanno dato risultati in termini di miglioramento degli standard, richiedono naturalmente interventi più specialistici e frequenti. E molto ancora occorre fare per ridurre le perdite e portarle a livelli standard». L’assessore Giannini punta il dito su un’altra emergenza: il completamento delle reti fognarie. «La Regione con il suo intervento ha evitato la batosta tariffaria. Ma c’è ancora molto da fare. Molte aree urbane e marine sono quasi prive di reti pluviali e sistemi fognari. Gli eventi metereologici rendono improcrastinabile l’intervento in quel settore». Costantino tira le fila. «Nel solo 2014, abbiamo appaltato oltre 300 milioni di opere, due terzi dei quali finanziati con fondi europei. Inoltre manteniamo il bonus idrico, a vantaggio delle fasce più svantaggiate». Ma proprio l’iniziativa della Regione di sostenere le famiglie in difficoltà con il bonus in bolletta ha ottenuto risultati modesti: sono state soltanto 21 mila le famiglie che ne hanno beneficiato. Un dato lontanissimo da quei 120 -130 mila nuclei familiari che si stima rientrino nelle condizioni di chiedere il sostegno, sulla base di quante l’hanno fatto per l’energia elettrica. «Dobbiamo fare di più per far conoscere questa disponibilità — dice Costantino — ora abbiamo consentito di partecipare alla rinegoziazione anche chi non ne ha usufruito nel primo anno. Probabilmente qualche imbarazzo lo crea la necessità di rivolgersi all’amministratore di condominio, che tiene insieme tutte le utenze di un palazzo». Insufficiente, secondo le rilevazioni tra i consumatori, il servizio informazioni e di risoluzione di pratiche amministrative, sia allo sportello sia via portale web. «Gli utenti lamentano i tempi d’attesa — conclude Costantino — per questo stiamo potenziando il contact center: tramite concorso assumeremo altre 22 persone in più, e stiamo ridisegnando il portale». Il 58 per cento degli amministratori di condominio risolvono infatti le loro pratiche via computer.