Il Gargano disse che

La paposcia di Vico del Gargano sbarca a Expo 2015


 La paposcia di Vico del Gargano sbarca a Expo 2015 Gli studiosi della nutrizione si azzuffano ancora oggi; non è pane, non è pizza e neanche focaccia o focaccina
Paposcia Vico (ph: LDE)   Di: Redazione Vico del Gargano - La famigerata paposcia di Vico del Gargano sale agli onori della cronaca e sbarca a Expo 2015. Sara’ citata nella rivista enogastronomica dei prodotti di eccellenza a marchio italiano,con un articolo pubblicato un po’ di tempo fa da Giuseppe Romondia del Bar Pizzicato. Un altro riconoscimento importante dopo aver acquisito pochi anni fa il marchio Dop (di origine protetta) e la denominazione “La Paposcia di Vico del Gargano. Gli studiosi della nutrizione si azzuffano ancora oggi; non è pane, non è pizza e neanche focaccia o focaccina, è tutte queste cose insieme, è la Paposcia semplice, comune, essenziale. Si ricava da una noce di pasta di pane lievitata, schiacciata, allungata, e subito passata al forno per la cottura a fuoco vivo. Gli ultimi fornai, quelli prima dell’arrivo dei forni elettrici, dicono che la cottura della paposcia era un’anteprima per verificare la lievitazione della pasta e la temperatura del forno a legna. Il lievito e il forno fanno il miracolo di gonfiarla, quando il calore raggiunge il paglierino e il vapore sbuffa dal di dentro allora è pronta. Questa è la paposcia: pane nostrum di Vico del Gargano. Nel 1996 nasce il Club della Paposcia, qui ogni socio si inventa una farcitura per il palato, ma i canoni della paposcia restano sempre quelli tradizionali: sale e olio extravergine di oliva, qualcuno preferisce il cacio ricotta nostrano con una fogliolina di rucola,e poi, via, via tutti quelli della globalizzazione, ,ma sempre accompagnata da un bicchiere di Zagarese o Macchiatello, due eccellenti vini delle nostre colline. (A cura di Giuseppe Luigi D’Errico – Vico Infoeventi)