Il Gargano disse che

Vacanze? Un alleato per il nostro benessere mentale


 Vacanze? Un alleato per il nostro benessere mentaleA cura della Dott.ssa Libera Gatta, Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
http://www.offerteviaggionline.comDi: Redazione Roma – Ogni anno trattiamo discorsi sulle vacanze, a volte appesantiti dalle preoccupazioni per le direzioni future dell’economia italiana e mondiale. Le vacanze sono una fuga dallo stress e dalle preoccupazioni del quotidiano, un’oasi di benessere in cui ciascuno si dedica a se stesso e ai suoi cari, immerso in attività e hobby che gli piacciono e che lo ricaricheranno. Ma è davvero così? Cosa ha da dire la psicologia rispetto alle vacanze? Beh, sì, in vacanza stiamo bene. Sono rare le vacanze che si trasformano in un incubo. Consideriamo le nostre vacanze soddisfacenti soprattutto se c’è stato un evento che ha suscitato una fortissima emozione positiva e se anche la conclusione è stata piacevole: il resto non conta molto. Dalle vacanze torniamo il più delle volte carichi di benessere ed energia. Le vacanze con partner e figli di solito rafforzano i legami, arricchendoli di esperienze fatte tutti insieme, cioè condivise.Gli effetti benefici delle vacanze purtroppo però non durano a lungo. A distanza di un mese dalla loro conclusione, resta davvero poco della sensazione di benessere. Se però il tempo libero viene utilizzato per rilassarsi e se non c’è troppo lavoro che si è accumulato e ci aspetta al rientro, gli effetti benefici delle vacanze scompaiono più lentamente. Scompaiono comunque, tanto che viene da chiedersi se valga la pena affrontare litigi con i colleghi, per incastrarsi rispetto al periodo in cui assentarsi, e con parenti e amici, per mettersi d’accordo su cosa fare. La risposta è sì. Non avere delle vacanze sarebbe anche peggio e la soluzione migliore, sebbene non praticabile da molti, sarebbe avere dei periodi di vacanza magari molto piccoli ma frequenti.Una riflessione psicologica sulle vacanze non può però prescindere dal prendere in considerazione l’assetto mentale “da vacanza”. Avere delle vacanze non significa semplicemente partire, sebbene spostarci da un’altra parte sia un segnale per ricordarci che stiamo facendo qualcosa di diverso dalla nostra routine quotidiana. Il senso di una vacanza, anche quando trascorsa a casa, dovrebbe essere quello di spostare la nostra attenzione su quanto sta accadendo, le persone che amiamo, ciò che ci circonda, noi stessi, di immergerci in quello che stiamo facendo, si tratti di una passeggiata su di una spiaggia esotica o una cena con gli amici sul terrazzo di casa. Essere interamente dentro ciò che facciamo, evitando la distrazione, la diluizione delle emozioni, la fuga dal contatto con noi stessi e con gli altri che ci derivano dal controllare insistentemente se ci è arrivato un sms o una mail come pure dall’essere ossessionati dal numero di cose da vedere in una città straniera. Insomma, rinunciare al multitasking, cioè al fare troppe cose contemporaneamente, e vincere quel consumismo che a volte ci fa letteralmente bruciare relazioni ed esperienze. Questo essere radicati nel presente è chiamato mindfulness. Mindfulness significa consapevolezza dell’esperienza che stiamo vivendo, in termini di sensazioni, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni. Rispetto alle vacanze e all’assetto mentale adeguato affinché esse diventino un’occasione di crescita, nutrimento e benessere, la mindfulness è la capacità di rompere la routine e mantenere la nostra mente aperta, flessibile, curiosa, pronta ad accogliere gli aspetti nuovi che si presentano. Una capacità che sarebbe auspicabile come generale dimensione di vita.Buon Ferragosto!ADVERTISEMENT(A cura della Dott.ssa Libera Gatta , Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale)