Il Gargano disse che

Salvare le tipicità casearie la Provincia di Foggia con gli allevatori


Salvare le tipicità casearie la Provincia di Foggia con gli allevatori
venerdì 21 agosto 2015 ore 09:25“Le nostre produzioni messe a rischio dalle diffide dell’UE”. Il delegato Cusenza: “non possiamo che schierarci al fianco agli allevatori e produttori, il nostro territorio vanta una produzione di qualità”. Anche la Provincia di Fog­gia scende in campo accanto alle associazioni di categoria a difesa dei prodotti lattiero caseari della Capitanata. «La Provincia di Foggia che rappresenta un territorio che  vanta una discreta produzione lattiero - casearia di qualità e tra­dizione, si schiera a fianco agli allevatori e produttori, chieden­do al Governo e ai Parlamentari europei, di bloccare questa en­nesima nefandezza che allontana sempre di più l'amministrazione dell'Europa dai cittadini.», affer­ma Caetano Cusenza, consigliere delegato del settore agricoltura. La nefandezza è appunto l'uti­lizzo del latte in polvere, voluto dall'Unione Europea, per le pro­duzioni di formaggi. «L'Italia già prima dell'istitu­zione dell'Unione Europea, con la legge n.138 del 11/4/74, aveva anticipato le iniziative per scon­giurare adulterazioni e sofistica­zioni dei prodotti lattiero caseari. La UE ha sostenuto ed enfatizzato i processi di riconoscimento del­le tipicità, sia di denominazione che di individuazione geografica delle produzioni agricole e dei derivati, portando l'Italia all'in­discusso primato di maggior nu­mero di prodotti riconosciuti e tutelati. A 23 anni dal trattato di Maastricht quella stessa UE che ha promosso e riconosciuto tante DOC, DOP, IGP, attenta nell'ap­provazione dei relativi discipli­nari di produzione, sembra aver cambiato la rotta e aver perso di vista gli obiettivi che avrebbero dovuto esaltare le produzioni di eccellenza, patrimonio non solo del territorio di origine ma di tutta la Comunità Europea, per puntare sull'appiattimento che conduce alla genericità,cancellando le tradizioni, i sapori e l'appartenenza ai territori delle produzioni tipiche locali», prosegue il delegato della Provincia che aggiunge: «E' maggiormente of­fensivo pensare che la UE utilizzi lo strumento della messa in mora dello Stato Italiano per costringere ad annullare una legge che tutela dalle sofisticazioni dei prodotti lattiero-caseari, attraverso la soppressione dei divieti relativi alla detenzione e utilizzo e miscelazione delle polveri di latte, latte concentrato e cagliate, provenienti soprattutto dall'estero che oltre a provocare l'azze­ramento del valore, del latte ita­liano, porterà a svilire l'eccellenza dei derivati. Uno dei messaggi che l'Expo sta lanciando è la va­lorizzazione qualitativa e nutri­zionale del cibo, attraverso l'esal­tazione delle caratteristiche produttive tradizionali, non certamente l'appiattimento e la stan­dardizzazione delle produzioni e delle materie prime e lo scadimento della qualità».