Il Gargano disse che

Anche la Puglia impugna le legge «Buona scuola»


Anche la Puglia impugna le legge «Buona scuola»
domenica 13 settembre 2015 ore 10:19Il ricorso contro la riforma della scuola, così tanto sbandierata come una rivoluzione dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, alla fine è arrivato. Dalla Puglia, così come già da altre regioni in Italia, sale il livello del confronto politico tra governo centrale e autonomie locali e si va di fronte ai giudici della Corte costituzionale per contestare la conformità di un provvedimento che si pone come obiettivo di trasformare gli istituti educativi in vere e proprie aziende dell’educazione. Il sì definitivo al ricorso, il cui confezionamento era peraltro già stato commissionato nei giorni scorsi allo studio legale del professor Marcello Cecchetti, è arrivato ieri pomeriggio, al termine della giunta straordinaria convocata dal presidente della giunta regionale della Puglia, Michele Emiliano direttamente alla Fiera del Levante. Poco prima delle 20 il responso finale, una sorta di ratifica dopo il deposito del parere dell’Avvocatura regionale. Nel pomeriggio, in occasione della cerimonia d’inaugurazione della Fiera, si attendeva il possibile confronto-scontro tra Emiliano e Renzi, il quale invece, come si sa, è volato negli Stati uniti per assistere alla finale tutta «pugliese» del torneo Us open di New York tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Scontro mancato a livello politico che però, secondo quanto fa sapere Emiliano nelle dichiarazioni che accompagnano l’ok definitivo al ricorso sulla «Buona scuola», non è stato neanche in verità cercato. La giunta regionale, infatti, chiarisce di aver operato una scelta mossa non già da motivazioni politiche, ma squisitamente tecniche. «La motivazione - è il laconico commento che accompagna l’annuncio della decisione - non è fondata su una critica di natura politica, ma sul mero intento di tutelare la Regione Puglia su alcuni aspetti del dimensionamento scolastico e esclusivamente dunque riguardo il contenuto dell’articolo 117 della Costituzione». I termini scadono materialmente oggi, ma il ricorso, vista la concomitanza della festività, sarà materialmente depositato domani attraverso gli uffici dell’ufficio Avvocatura della regione Puglia. Fino a quel momento, i consiglieri regionali del Movimento Cinquestelle di Puglia hanno annunciato di voler mantenere un presidio davanti al palazzo della sede del governo regionale, sul lungomare di Bari. Ieri, una minidelegazione dei pentastellati, formata da Antonella Laricchia, Viviana Guarini e Grazia Di Bari è stata ricevuta da Emiliano alla fine dei lavori della giunta, quando ormai era certo che il ricorso si sarebbe fatto. La soddisfazione per il raggiungimento dell’obiettivo, si è trasformata nelle dichiarazioni dei CInquestelle in una sorta di inno alla vittoria. «Dopo 3 giorni di presidio permanente del M5S - si legge sul profilo facebook della Laricchia - la giunta regionale impugna la Legge 107 sulla Scuola, detta ?#?BuonaScuola. Anche se non dovrebbe fare notizia, abbiamo mantenuto la promessa di non mollare e di difendere con tutte le forze la Scuola italiana. Oggi è un grande giorno, che riapre la speranza nel mondo della Scuola e segna una bella pagina nella storia della politica pugliese: quella della coerenza e della determinazione di cittadini che sono entrati nelle istituzioni regionali per portare la voce e le istanze di tutti i pugliesi».