Il Gargano disse che

Il Lupo a Serracapriola: caccia, catture, trappole e fobie… praticamente un salto nel 1800


Il Lupo a Serracapriola: caccia, catture, trappole e fobie… praticamente un salto nel 1800
sabato 26 settembre 2015 ore 10:45Il Centro Studi Naturalistici ONLUS fa appello al buon senso nel rispetto delle leggi nazionali e comunitarie sulla conservazione delle specie selvatiche. Il Centro Studi Naturalistici ONLUS resta perplesso di fronte l’ordinanza sindacale del Comune di Serracapriola che invita a prestare attenzione alla presenza di Lupi “potenzialmente pericolosi” ma ancor di più è allarmato di fronte la lettura di articoli sui quotidiani che parlano di “caccia al lupo”, di “catture” e di “trappole”. A tal proposito si ricorda che il Lupo è una specie protetta dal 1971 e la Comunità Europea lo ha inserito fra le specie prioritarie di conservazione (Dir. Habitat 92/43), ogni azione su di esso deve essere valutata e pesata con autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e dalla supervisione dei ricercatori dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) pertanto ogni operazione non autorizzata da loro è perseguibile legalmente. Ogni affermazione negativa contro il Lupo è quindi grave, ancor più se la fa un istituzione, soprattutto se non ha alle spalle studi scientifici seri realizzati da professionisti che quantificano con certezza l’entità del fenomeno sia quantitativamente che qualitativamente (l’ASL notoriamente non ha fra i suoi compiti istituzionali la gestione della fauna selvatica). Come affermò lo stesso prof. Luigi Boitani (il massimo esperto europeo sulla specie) prima di partire con gli allarmismi la specie Lupo appenninico deve essere monitorata e studiata se non altro per avere buoni numeri sui quali basare la loro gestione. Il CSN onlus, dunque, invita le istituzioni al buon senso perché tali comportamenti fanno male alla conservazione e tutela di questa specie simbolo creando allarmismi inutili degni della favola di Cappuccetto Rosso.