Il Gargano disse che

L’Istituto Tecnico Superiore a Vieste per il rilancio del turismo sul Gargano


L’Istituto Tecnico Superiore a Vieste per il rilancio del turismo sul Gargano
mercoledì 11 novembre 2015 ore 11:58
Si è tenuto ieri presso l'aula magna dell’IPSSAR “Enrico Mattei” di Vieste l’incontro-dibattito dal tema “ITS – Destinazione turismo” (moderato dal direttore del quotidiano foggiano "L'Attacco" Piero Paciello), con lo scopo di dimostrare l’utilità per il territorio dell’attivazione di un Istituto Tecnico Superiore. Questo nuovo grado di istruzione si colloca al termine delle scuole superiori e prima dell’università, o forse sarebbe meglio dire in alternativa visto che il diploma che si consegue è equiparato alla laurea breve.Fortemente convinto dell’utilità di questo Istituto sul territorio viestano è il Dirigente Scolastico dell’Ipssar, il prof. Paolo Soldano, che in apertura dell’incontro ne ha delineato le caratteristiche: chi completerà il percorso dell’ITS sarà in possesso di conoscenze, abilità e competenze indispensabili per operare in contesti di lavoro tecnologicamente avanzati e al servizio dell’industria turistica. I corsi hanno durata biennale per complessive 2400 ore di lezione tenute da docenti che per il 50% saranno individuati dal mondo del lavoro; per una volta, quindi, l’imprenditoria sarà a servizio della scuola e non il contrario. Oltre alle classiche lezioni frontali, almeno il 30% del monte ore complessivo dovrà essere svolto nelle aziende sotto forma di stage. Al termine del percorso di studi, i corsisti saranno sottoposti ad un esame finale dinanzi ad una commissione composta da rappresentanti della scuola, dell’università e del mondo imprenditoriale.Chi conseguirà il titolo di Tecnico Superiore potrà gestire i rapporto con soggetti pubblici e privati (tour operator, agenzie, strutture ricettive e ristorative, musei, società di trasporti, enti ed organizzazioni istituzionali, associazioni, aziende di produzione eno-gastronomiche, ecc…) ai fini della realizzazione dell’offerta turistica integrata. Inoltre potrà contribuire alla definizione dell’immagine del territorio sviluppando azioni di promozione in Italia e all’estero.In parole povere, potrà ricoprire quel ruolo di manager del turismo la cui assenza sta rallentando lo sviluppo turistico della provincia, come evidenziato dal prof. Stefano Iorio della facoltà di Economia dell’Università di Foggia; nel suo intervento ha posto l’accento sull’importanza che ricopre oggi il cibo nell’offerta turistica, la cui valorizzazione porterebbe benefici anche tra i coltivatori. Inoltre ha auspicato per l’ITS l’introduzione di nuove metodologie didattiche lontane da quelle tradizionalmente usate in Italia dalla scuola primaria all’università: togliere cattedre e banchi e creare ambienti di lavoro cooperativo come quelli già usati da anni nei paesi scandinavi, all’avanguardia nel mondo dell’istruzione.Dello stesso avviso è stata la dott.ssa Giuseppa Antonaci, Dirigente Scolastico dell’Istituto Professionale “De Pace” di Lecce e presidente della fondazione ITS-IOTA “Sviluppo Puglia”, capofila nella rete composta da istituzioni scolastiche, associazioni ed enti pubblici che sta chiedendo alla Regione Puglia l’autorizzazione per avviare gli Istituti Tecnici Superiori per l’industria dell’ospitalità e del turismo allargato. La dott.ssa Antonaci ha posto l’accento sull’importanza dell’attività laboratoriale da svolgere in sede e, soprattutto, presso le aziende; per queste ultime, tanti saranno i benefici derivanti dalla disponibilità ad ospitare i corsisti durante le ore di stage.Di cosa ha bisogno il territorio ha, invece, parlato il direttore di Confcommercio Foggia, Biagio Di Iasio: ha lamentato la mancanza di progetti che vedano coinvolti più soggetti pubblici e privati, ricevendo continuamente proposte individualistiche e campanilistiche. “La provincia di Foggia ha tanto più da mostrare del Salento, ma loro sono bravi a stare insieme per fare promozione; in più loro hanno 3 aeroporti e noi nemmeno uno, e questo è assurdo per un territorio a forte caratura turistica come il nostro”. All’ITS, Di Iasio chiede che vengano formati degli esperti del territorio in grado di individuare e diversificare i tanti “turismi” che possono produrre economia, dai Monti Dauni al mare del Gargano, passando per quello religioso, naturalistico ed enogastronomico. E, magari, che siano in grado di aprire e coordinare il dialogo tra i vari soggetti pubblici e privati (amministrazioni comunali, enti parco, gruppi di azione, consorzi, associazioni di categoria e chiunque possa dare il proprio contributo) per studiare una strategia unica e cooperativa volta alla promozione del territorio.L’iter per l’attivazione degli Istituti Tecnici Superiori non si è ancora completato ma c’è fiducia tra i promotori. Al momento in Puglia sono stati attivati solo 3 ITS: sulla meccanica a Bari, sull’industria aerospaziale a Francavilla Fontana e sulla produzione enogastronomica a Locorotondo.