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Turismo/ Puglia: Inglesi a sud, Polacchi a nord


Turismo/ Puglia: Inglesi a sud, Polacchi a nord
giovedì 19 maggio 2016 ore 10:19Il risiko dei visitatori in Puglia. Lo studio sugli arrivi dell’agenzia regionale.  Per i turisti stranieri la geografia della Pu­glia è elastica. Per i giapponesi comincia e finisce ad Alberobello, per i russi c'è prima di tutto Bari, per i polacchi oltre San Gio­vanni Rotondo è deserto. Il numero degli arrivi dal resto del mondo è cresciuto, nel corso de­gli anni, dal 2010 il trend è positi­vo e nel 2015 si è arrivati a quota 723mila stranieri approdati in Puglia (più 9 per cento). Ma se si è sempre posta l'attenzione so­prattutto al Paese d'origine, co­noscere la meta scelta può rivela­re lati interessanti. Pugliapromozione; l'agenzia regionale per il turismo, ci ha pro­vato l'ultima volta nel 2014. Divi­dendo la Puglia in aree a seconda degli arrivi, divisi per nazionali­tà E si scopre così che i luoghi ca­muni, ogni tanto, qualche ragion d'essere ce l'hanno. Perché è ve­ro che per i giapponesi l'attratti­va principale restano i trulli di Al­berobello, con uno spettro ampio di arrivi - fino a 29mila - che ha l'u­nico rivale a Bari, che d'altronde ha l'aeroporto, e poi pallide pre­senze a Lecce (fino a 2000), in Valle d'Itria e Taranto. Il dato è parziale poiché registra gli arrivi e non i pernottamenti, e solo que­sti ultimi potrebbero far com­prendere quali sono i gusti del mercato internazionale quando si tratta di Puglia. I polacchi sono spinti dalla loro forte religiosità quando scelgono San Giovanni Rotondo - anche qui, il gioco dei luoghi comuni riesce facile – ma non disdegnano la bellezza: di Vieste e delle coste del Gargano. Restano comunque in zona, una volta raggiunta la Puglia, senza avventurarsi più a Sud. Anche gli olandesi sembrano avere una conoscenza parziale della regione - fino a duemila arrivi ancora una volta per Vieste e Alberobel­lo, Bari e Lecce - con una cifra che si riduce alla metà quando si guarda all'Adriatico - tra Ostuni e Fasano, Monopolì e Polignano a Mare - Otranto e Gallipoli. Chi conosce meglio la regione? Francesi e tedeschi, gli unici che non solo affollano tutte le coste, ma che si spingono - sebbene in misu­ra più contenuta - nell' entroter­ra. La Francia occupa tutta la par­te meridionale del Gargano (fino a 8000 arrivi), battendo la Ger­mania che si concentra su Peschi­ci, Vieste e Manfredonia (fino a 17rrrila arrivi). Si spartiscono equamente le tre destinazioni principali del Salento (Lecce, Otranto e Gallipolì) e la Valle d'I­tria amata anche dai belgi, ma ai tedeschi va il merito di conosce­re molto bene Porto Cesareo e Ugento, quest'ultima nota agli svizzeri. Nella distribuzione territoria­le fatta. da Pugliapromozione ci sono altre curiosità: gli inglesi battono a tappeto la parte meri­dionale della regione, fermando­si soprattutto in Valle d’Itria (fi­no a 7000 arrivi) e a Lecce, e igno­rando completamente il Nord sal­vo Bari e Vieste, oltre a Barletta (fino a 1000 arrivi). Quasi una fo­tocopia le scelte degli americani, che però sembrano amare San Giovanni Rotondo, mentre gli austriaci si riversano su Castellane­ta e gli spagnoli sono principalmente a Bari. Manca tutta una fetta di mercato, quella che guar­da sempre più a Est. Nell'ultimo report di Pugliapromozione rife­rito al 2015, la cifra è interessan­te: alla voce “Altri Paesi dell'A­sia" si segnala un +37 per cento negli arrivi e + 20 per cento nei pernottamenti. Numeri che apro­no nuovi scenari, come suggeri­sce Federico Pirro docente di Storia dell'industria all'Università di Bari: «Gli Operatori di Bari vecchia mi dicono che nei loro b&b hanno turisti che vengono dall'Azerbaijan e dal Kazakistan, Così come ci sono molti uomini d'affari dal Kuwait e dai Paesi mediorientali, che scoprono per la prima volta la città. Si meravigliano quando gli si dice che è stata un califfato, sarebbe un buon motivo per pensare a un pacchetto turistico mirato”.