Tremiti/ Set cinematografici e pioggia di fondi
giovedì 19 maggio 2016 ore 10:05Bisio, la Finocchiaro e Gasman al primo ciak, e l’abbazia sarà restaurata. Tra un presente cinematografico ed un futuro promettente in termini strutturali, le Isole Tremiti guardano all'avvenire con moderato ottimismo. Le Isole Tremiti in questi giorni si sono trasformate, per l'ennesima volta, in un set cinematografico per il film «Non c'è più religione» di Luca Miniero prodotto dalla Cattleya e RaiCinema. All'isola di San Nicola da ieri sono al lavoro Claudio Bisio, Angela Finocchiaro ed Alessandro Gassman: nel cast anche gli attori Laura Adriani, Giovanni Cacioppo e Mehdi Maskar. La troupe sarà impegnata per due mesi, anche in altri centri del Gargano. «Gli attori ora stanno girando all'isola di San Nicola, presto li incontrerò» dice il sindaco Antonio Fentini: «è tutta pubblicità per noi». L'arcipelago è finito al centro delle attenzioni non solo delle case di produzione cinematografiche, ma anche del governo che ha elargito, nell'ambito dei fondi per la cultura, 20 milioni di euro per la ristrutturazione dell'abbazia di San Nicola. «Ho ricevuto telefonate sia dal premier Matteo Renzi che dal ministro Franceschini. A breve mi recherò a Roma per un primo incontro. Troppi 20 milioni per un'abbazia? Non credo, c'è da fare tanto. E comunque si troveranno tanti buoni motivi per spenderli tutti» aggiunge il sindaco, nell'annunciare che anche la Regione «finanzierà altri progetti per modernizzare le isole. Il governatore Emiliano me lo ha sempre detto e promesso: "Le Tremiti devono diventare una bomboniera». Il sindaco è quindi al settimo cielo: dopo aver reclamato per anni attenzioni per le sorti delle isole senza avere risposte soddisfacenti, oggi qualcosa sta cambiando: avverte una attenzione mai registrata prima verso le isole tanto care al compianto Lucio Dalla: «Era ora» dice soddisfatto. Il sindaco nutre fiducia e intravede spiragli rosei per il futuro delle Tremiti, perché in ballo c'è tanto altro: «Per il dissalatore tutto procede per il meglio, siamo entrati nella fase progettuale, dopo quella autorizzativa. L'assessore regionale Giannini sta mantenendo le promesse: la prossima estate il progetto sarà realtà». Quanto a rilancio del Faro di San Domino «ancora non si conosce il nome dell'aggiudicatario della struttura»: all'agenzia del demanio stanno vagliando le tre proposte giunte da parte di altrettante aziende, considerate big del settore (una tedesca e due italiane, una è molisana, l'altra marchigiana) per la concessione pluriennale della struttura, che da tempo versa in completo abbandono, «Un resort di lusso nell'ex faro? Facciano quello che vogliono, l'importante è trarre la struttura dal degrado» conclude il primo cittadino. Anche se i tempi si annunciano lunghi: dal 12 gennaio 2016, termine ultimo per la presentazione, sono trascorsi ben quattro mesi e la fase di aggiudicazione è ancora in corso. Francesco Trotta