GAL/ Il 20 luglio l’atteso bando
venerdì 15 luglio 2016 ore 10:12L’ass. Leo Di Gioia: “potremo decidere di aumentare la dotazione”. Sarà pubblicato il 20 luglio prossimo dalla Regione Puglia l'atteso bando dedicato ai Gruppi d'azione locale. L’annuncio è stato fatto ieri a Monte Sant'Angelo dall'assessore regionale alle risorse agroalimentari Leo Di Gioia. "A fine settembre speriamo di arrivare alla graduatoria dei GAL e non escludiamo, a quel punto, di aumentare la dotazione allargando il numero di quelli finanziabili. Va però ricordato che non tutti i Comuni hanno bisogno delle risorse dei GAL". Il quadro dei fondi su cui si potrà contare si va definendo:"Ogni GAL potrà beneficiare di una forbice compresa trai 4 ei 12 milioni di euro, cui vanno aggiunti 5-6 milioni relativi al GAC (Gruppo d'azione costiero, ndr) , che sarà assorbito dalla struttura del Gruppo d'azione locale oltre alle spese del personale. "Senza considerare che un GAL come Meridaunia, che lavora anche sui Piani sociali di zona, beneficia di ulteriori fondi. Di Gioia è tornato a ribadire i principi e le finalità che hanno ispirato la riforma dei GAL. "Il primo tema è quello della valutazione di ciò che è stato. Faremo un'operazione verità, ci sarà una verifica amministrativa oltre alla rendicontazione delle spese. Nella scorsa programmazione c'erano 300 milioni, stavolta 150 (di cui 120 effettivi, ndr), oltre ad una decina di milioni emersi in seguito ad una ricognizione. Nonostante i molteplici fattori di malcontento nati in questi anni, il partenariato ha voluto crederci nuovamente investendo ulteriori risorse ma a patto che inizi una fase nuova per i GAL e che questi si dotino di nuove strutture. Si occuperanno di ruralità, non più di agricoltura e avranno maggiore agilità e compartecipazione. Solo a queste condizioni sposo i nuovi GAL", ha ammesso Di Gioia senza tentennamenti. "Non siamo più in grado di sostenerne 25, quanti sono oggi in Puglia. E va superata la convinzione che tutti i territori abbiano diritto al loro GAL, che nascono per le aree a ruralità più critica come Gargano e Monti Dauni, le aree D; ed altre meno difficili quali le aree C. Non si può più pensare che siano un fatto politico. Con questa logica ci faremo qualche nemico, nel breve termine, ma avremo un utilizzo più efficace e saggio delle risorse del PSR. Il punteggio è ora assegnato sulla base delta capacità di coinvolgimento. In Puglia ci sono strutture cui le organizzazioni agricole e il partenariato non vogliono più aderire, il giudizio è negativo. Serve sconfiggere le rendite di posizione di chi mira solo a perpetuare all'infinito il suo potere. Come Regione non avevamo il tempo per capire quali GAL fossero da chiudere d'ufficio, abbiamo chiesto allora di azzerare le strutture esistenti, ci costruendo una struttura ex novo cui passare prassi positive e convenzioni in essere, come sta facendo il GÀL Gargano (che tra un mese darà vita alla nuova società consortile, ndr), oppure rivoluzionando la governance come fa il GAL Meridaunia. Quanto al personale dipendente, stiamo costruendo una lista di chi già vi lavora, cui potranno attingere i nuovi GAL senza dover fare nuovi concorsi e salvando le professionalità, fermo restando che potranno anche scegliere soggetti esterni. Faremo anche una lista di chi è idoneo a fare da direttore, vi rientreranno anche i direttori attuali. Questa è una scelta fiduciaria, fatta dal cda. Valutiamo inoltre meccanismi di rotazione e sistemi di trasparenza, per evitare corruzione e rendite di posizione forti". Quanto alle attività, "un GAL può anche immaginare di dare una mano agli ospedali e ai servizi sanitari".