Il Gargano disse che

Restaurazione della chiesa nella località Sciali (S.Cristoforo in Salinis?)


Restaurazione della chiesa nella località Sciali (S.Cristoforo in Salinis?) 
Immagine in allegato  Di: Redazione     Condividi  Manfredonia. Due documenti, rispettivamente del 1836 e 1837, ci pongono di fronte ad una rivelazione abbastanza interessante. Il Decurionato sipontino, su istanza dei proprietari della località Sciali, determina di ristrutturare il “fabbricato” della chiesa rurale che si trova nella stessa località, stanziandovi per la bisogna 30 ducati. Ora, per rintracciare questo luogo sacro dobbiamo gioco forza ricorrere alle fonti documentarie. Nel 1201 si rileva una via che conduce a S.Cristoforo in Salinis. Ed ancora, nel 1345, nell’atto di donazione dei beni da parte di Pietro Gargano, sipontino, per la fondazione del monastero dei Celestini, tra i confini e le strade che partono dall’ospedale di S.Lazzaro vi è anche un “san Cristoforo”. Si tratta quindi di un luogo sacro posto presso le saline, cioè poco discosto dagli Sciali; e tutto ciò quando nei documenti dei secc. XIII e XIV si tratta ancora di una “diruta Siponto”. E’ chiaro che essendovi un luogo sacro, ad esso vi devono accedere dei fedeli che vi abitano nelle vicinanze.  Il Sarnelli, poi, nel riportare le chiese o badie “dirute o prostituite”, nel 1680, annovera pure la badia di S. Cristoforo, per cui il toponimo persiste nel tempo. L’importante è che nel 1836 le fabbriche di un luogo di culto e, verosimilmente, della badia di S.Cristoforo, sono ancora in piedi, ed oggetto di visitazione e di frequentazione. se si avverte il bisogno di ripristinarle. Come si vede, tenendo conto di altri insediamenti demografici, come “Casale Siponti” (Mascherone), la zona portuale con l’ospedale S.Lazzaro, S. Benedetto, ecc., la comunità sipontina ci appare divisa in tante gemmazioni diversificate, a seconda le attività lavorative e produttive esercitate. A cura di Pasquale Ognissanti (Archivio Storico Sipontino)