Il Gargano disse che

Turismo Gargano e Monti Dauni, gli stranieri aumentano ma spendono meno


Turismo Gargano e Monti Dauni, gli stranieri aumentano ma spendono meno La denuncia di Confesercenti Foggia 
 Cresce il numero di turisti provenienti dai paesi esteri ma scende la permanenza media e la spesa pro-capite reale. In sintesi possono essere analizzati così i dati sui flussi turistici del mercato internazionale.I DATI. Gli arrivi in Italia sono aumentati del 50%, raggiungendo la soglia di 53 milioni ma questi maggiori arrivi non si sono tradotti in proporzionali incrementi di entrate a causa di una minore permanenza media (da 4,1 a 3,6 giorni tra il 2001 e il 2015) e della conseguente riduzione del 35% della spesa pro capite reale (da 1.035 a 670 euro). Questo significa che, dal 2001 ad oggi, il nostro Paese ha perso 38 miliardi di entrate valutarie derivanti dal turismo internazionale. IN PROVINCIA. Analizzando poi nello specifico i dati riguardanti il promontorio garganico e i Monti Dauni la permanenza media dei tedeschi scende da 5,5 a 5,0 giorni, quella inglese da 4,3 a 3,8 e quella francese da 3,4 a 3,0. Al contempo va sottolineata la crescita del turismo cinese divenuto in pochi anni il 5° mercato incoming. Il direttore provinciale di Confesercenti, Franco Granata nell'analizzare tali flussi commenta: “Oltre il 60% degli arrivi internazionali in Italia è assorbito da quattro regioni: Veneto, Lombardia, Toscana e Lazio. Le regioni del Mezzogiorno attraggono appena il 12% degli arrivi ed il 14% delle presenze.CONFESERCENTI: "MANCA QUALITA' SERVIZI". Secondo Granata: «il problema di queste regioni è solo parzialmente legato alla scarsa dotazione infrastrutturale mentre è fortemente connesso alla dotazione e qualità media dei servizi, ricettivi, di ristorazione, culturali e d’intrattenimento. Sulla scarsa attrattività del Sud nei riguardi del turismo internazionale – continua il rappresentante di Confesercenti - esiste una lunga narrazione con la quale se ne attribuisce la responsabilità principalmente alla difficoltà di raggiungibilità delle destinazioni turistiche (carenza di infrastrutture) e in subordine al deficit di sicurezza (criminalità). Poco o per nulla si parla di accessibilità e qualità dei servizi: da quelli ricettivi a quelli di ristorazione, da quelli culturali a quelli d’intrattenimento solo per citarne alcuni. Per Confesercenti le caratteristiche dell’offerta, in termini di qualità e fruibilità, vanno considerate come prioritarie ancor prima dell’accessibilità fisica della destinazione. E su questo l'Associazione concorda sulla strategia della Regione Puglia e dell'Assessora Loredana Capone “Puglia 365” ».di Redazione