Il Gargano disse che

Lesina/ Ritorna il sorteggio per la pesca nel lago


Lesina/ Ritorna il sorteggio per la pesca nel lago
venerdì 02 settembre 2016 ore 09:26Si svolgerà domenica 4 settembre, alla presenza delle autorità civili, il sorteggio delle zone di pesca nel lago di Lesina.  Ritorna anche quest’anno un antico rito, che ha radici agli albori del secolo scorso, quando finalmente ai pescatori di Lesina venne consentito di esercitare liberamente l’attività di pesca nel lago. Infatti, precedentemente, il lago, il nono tra i laghi d’Italia ma senza ombra di dubbio il più pescoso in quegli anni, era gestito direttamente da privati proprietari. Fu la saggezza popolare a dettare le norme per consentire ai pescatori di accedere alla pesca nel lago, seguendo un ordine legato alla casualità: il sorteggio.Nel lago di Lesina la pesca più importante è da sempre quella autunnale. In questo periodo si pesca con più facilità l’anguilla e soprattutto il capitone, che come tutti gli altri pesci sente la necessità di raggiungere il mare per potersi riprodurre. Questa pesca viene svolta con il sistema della paranza: un tipo di sbarramento posto in linea perpendicolare con le rive del lago. Una sorta di passaggio obbligato per le anguille verso i “bertovelli”, posti ad intervalli regolari lungo lo sbarramento.La paranza è  formata da una fila di pali, conficcati nel fango, posti in linea retta, il primo dei quali normalmente posto presso la riva.Tra un palo e l'altro viene collocata ben distesa l'“arella”, formata un tempo da fascetti di canna, oggi da rete comune. La lunghezza delle arelle è inferiore a quella esistente tra un palo e l'altro. Questo spazio prende il nome di “vado”. L'insieme di un'arella e di un vado prende il nome di “fratta”. Alla linea retta tracciata dalle fratte sono collegati con un sistema che consente l’accesso dei pesci, ma non l’uscita, i bertovelli, al cui interno c’è la “femminella”, un congegno di rete speciale che li divide in tre scomparti. Questi ultimi, stesi nell’acqua, costituiscono un attrezzo efficientissimo per la pesca delle anguille e sono caratterizzati nella parte finale dalla presenza di quella che viene chiamata la “camera della morte”.Il metodo di sorteggiare le zone di pesca si è imposto per la diversa pescosità del lago. Chiaramente quelle più ambite sono le zone limitrofe al canale Acquarotta e al canale Schiapparo, che collegano il lago con il mare, semplicemente perché il ciclo biologico dei pesci spinge questi ultimi verso i canali. Per i pescatori, che per l’occasione si organizzano in ciurme (“paranze”), uscire assegnatari di una di queste quattro zone di pesca significa avere la certezza di un ottimo raccolto di anguille, cefali, spigole, orate, tutto pesce pregiato, molto richiesto sul mercato. Per questo il sorteggio tutti gli anni si accompagna con un rituale conflittuale e scaramantico; sarà la fortuna a far sperare la ciurma nella maggiore quantità di catture e, quindi, la prosperità per quell'anno.Il primo a cogliere l’importanza per l’identità della comunità lesinese del rito del sorteggio è stato Elio Piccon regista del celebre documentario degli anni Sessanta, L’antimiracolo, per girare il quale si trasferì un anno sul Lago di Lesina, raccontando così la vita di una comunità di pescatori, i loro usi e costumi. In questo film-cult Piccon descrive mirabilmente la tecnica di pesca di paranza.Oggi prosegue questo avvenimento con un minor carico di attenzione e animosità. I pescatori di lago sono ormai ridotti a poche famiglie, e devono scontrarsi ogni anno con i doppiolavoristi e i pensionati che, nel nome di un uso civico tutto da dimostrare, pretendono di accedere all’attività di pesca più importante senza minimamente regolarizzare la propria posizione.E così al trono della proprietà comune, che poi viene intesa come proprietà di nessuno, si è immolata la pescosità del più importante lago di Puglia.Da quest’anno la proposta di vivere l’esperienza della pesca sulla paranza rientra nel progetto “I Laghi di Puglia”. Grazie a questo progetto chiunque potrà essere protagonista di un’azione di pesca, che consentirà di vivere un’esperienza indimenticabile a bordo delle antiche imbarcazioni lesinesi (“sandali”), in compagnia di pescatori che faranno rivivere con i loro racconti tappe importanti della cultura lagunare e sveleranno i segreti per ottenere piatti unici dall’ottimo pescato. Si potranno inoltre assaporare prodotti tipici della cultura lagunare, fatta di piatti prelibati che solo questa zona della Puglia permette di gustare.Per maggiori informazioni è possibile contattare la CNA di Foggia al numero 0881/772070 oppure attraverso facebook alla pagina I Laghi di Puglia.