Il Gargano disse che

Presentato la storia d’ischitella dalle origini a fine 600 attraverso i cognomi estinti PDF Stampa E-mail domenica 04 settemb


Presentato la storia d’ischitella dalle origini a fine 600 attraverso i cognomi estinti
domenica 04 settembre 2016 ore 10:25Il 6 Agosto scorso tra mille difficoltà è stato presentato il nuovo libro di Giuseppe Laganella.  Infatti molte sono state le difficoltà che l’autore ha dovuto superare per la presentazione,ultima l’inclemenza del tempo di quella sera ,che solo la caparbietà e la determinazione dell’autore ha fatto sì che venissero superate.L’autore infatti si era rivolto inizialmente a una casa editrice,ma dopo un mese il lavoro non era ancora iniziato. Cambio della casa editrice,altra perdita di tempo perché questa seconda presentava un prezzo diverso da quello pensato dall’autore. Si arrivava a venti giorni dalla presentazione con la scelta di una nuova casa editrice che però voleva già il lavoro pronto anche per quanto riguarda la parte grafica,scelta frettolosa di un amico che ha curato la parte grafica  Santucci Gaetano gratuitamente   e finalmente si aveva la stampa. Ultimo problema quello dei corrieri,il libro non arrivava in tempo per la presentazione,andata a Foggia per il ritiro del libro. Ci si metteva poi alla fine pure l’inclemenza del tempo che non permetteva la presentazione del libro all’aperto ,voluta fortemente dall’autore in quel giorno stabilito perché erano arrivati degli amici particolari Roberta  e Ettore e Ventrella apposta da Napoli. L’autore dopo tantissimi tentativi di trovare un luogo al coperto grazie alla cortesia di Maria Luisa Ventrella e dell’Avvocato  Eustachio Agricola otteneva l’autorizzazione a farla nel bellissimo atrio del Palazzo Ventrella,non si poteva trovare luogo più suggestivo.Apriva la serata l’autore con i saluti  ai convenuti e i ringraziamenti a chi aveva permesso la presentazione.Prendeva la parola Matteo Siena presidente di storia patria per il gargano nord che rimarcava l’interesse del libro e la caparbietà dell’autore nella ricerca di documenti inediti. Autore che non si fermava a le notizie,ma che voleva le conferme grazie al ritrovamento dei documenti.Dopo Pietro Giannone, Padre Ciro Cannarozzi, a Ischitella ho scoperto Giuseppe Laganella ,affermava Matteo Siena. La pubblicazione di un libro è già un motivo di grande interesse ,ma assume ancora più importanza quando la caparbietà dell’autore lo arricchisce di documenti inediti . Conobbi l’autore sette –otto anni fa alla sua presentazione del suo libro” famiglie ischitellane e garganiche”,e lo volli subito come socio di storia patria nella mia sezione di Vieste dal momento che l’autore era già iscritto a quella di Manfredonia e  apprezzai la sua meticolosità nel citare le fonti . Poi ha proseguito il  dr Giuseppe di perna: “Ho trovato il libro molto interessante e ha preso lo spunto dalla mia presentazione ,dalla nascita prima del nome e poi del cognome già nel periodo romano  che seguì l’esigenza di definire meglio l’appartenenza a una certa famiglia. Subito dopo nacquero i soprannomi. Il cognome oltre a indicare i tratti somatici poteva indicarne la provenienza ,poi ho fatto un excursus storico dai periodo romano a quello longobardo-normanno-bizantino,parlando anche dei periodi storici indicati. Dal XII sec. Iniziano poi ha formarsi i cognomi veri e propri,ha proseguito con prevalentemente  la provenienza con cui erano indicati,come per esempio del cognome de Olia che era indicato così per la sua provenienza dalla Normandia,oppure era preso dalla paternità. E’ intervenuto poi l’autore: Ho preso lo spunto ha riferito da un libro del compianto Gennaro Arbore,che parlava delle famiglie nobili di Foggia, perché non farne uno anche di tutte quelle non conosciute ? Così  è nato il primo libro”.  Ho poi ritenuto farne uno che parlasse anche uno che parlasse anche delle famiglie estinte che hanno fatto pure loro la storia d’Ischitella e così è nato il mio quarto libro. Cognomi numerosissimi oltre 1000 , legati per di più al discorso della transumanza.  Dalle fonti Evelin Jamson. Jean Marie Martin,il Mainardi,e i vari archivi di stato ,biblioteca Nazionale di Napoli  e archivi parrocchiali,sono emerse notizie inedite importantissime come l’esistenza di una corte feudale a Varano nel 1275-1277 con la chiesa di Santa Maria di Varano già esistente nel 1100 ed altre,il castello ect. Nei periodo successivi pergamena dei Bulgarello ,deductionum foculariorum, processi di contrabbando,relazioni con schiavoni e turchi,balzelli e rapporti con l’Università nel seicento,scoperta del vero cognome del Giannone che era Iannone e quindi garganico e non di provenienza barese,scoperta della Tomba dei Turbolo e dell’’archivio dei Principi Pinto. Sono poi intervenuti il dr.  Enzo Pizzicoli editore del periodico “ Gargano Voice” per cui l’autore collabora,che si è complimentato con esso per l’impegno profuso per la ricerca della propria storia e che attraverso il proprio giornale ha avuto modo di conoscere altri che si adoperano per la promozione del territorio per cui è stato lieto di mettere a disposizione il proprio periodico. Ancora Teresa Rauzino ha elogiato il Laganella che per ricercare notizie e documenti  si è sempre recato a Napoli a proprie spese ,e ebbe modo di conoscere nella pubblicazione del libro “Ischitella e il Varano per la ricerca delle microstorie che ebbe modo anche di pubblicizzare in una personale rubrica dedicata a lui sul periodico” Il gargano nuovo”, e ciliegina sulla torta la recente scoperta dell’archivio dei Principi Pinto.” Pieno  sostegno a Peppino quindi che a  volte non ha la considerazione che merita”.  E’ Intervenuto poi  Ettore Ventrella che dopo essere partito dal rinvenimento di una masseria dei Pinto che lo ha portato a Ischitella e della pubblicazione del suo libro che parla molto d’Ischitella” Reali Delizie,” grazie anche alla collaborazione e disponibilità di Peppino. Infine è intervenuto Carlo Eugenio di carlo che ha detto di aver conosciuto e apprezzato l’autore nella presentazione di un recente libro ed avergli dedicato un articolo sul quotidiano “l’attacco” nell’occasione del ritrovamento dell’Archivio dei principi Pinto. Ha chiuso la serata Mimmo Giambattista che ha elogiato l’autore ,che lo ha ringraziato per tutta la collaborazione offerta in occasione della preparazione della serata.Tonino di nunzio