Il Gargano disse che

Crisi, tra 2008 e 2016 in Italia 1.394 suicidi per cause economiche


Crisi, tra 2008 e 2016 in Italia 1.394 suicidi per cause economiche 
http://intermarketandmore.finanza.com  Di: Redazione     Condividi  Roma. 1.394 suicidi in Italia per cause direttamente riconducibili alla crisi economica. Questi i numeri raccolti da Comitas, l’associazione delle piccole e microimprese italiane, e relativi al periodo che va dal 2008 al primo semestre 2016. Una vera e propria “strage degli innocenti” – spiega Comitas – costituita in prevalenza da piccoli imprenditori e titolari di attività che hanno visto fallire la propria azienda negli anni duri della crisi economica. Delusione, stress, vergogna, senso di abbandono e mancanza di appoggio da parte delle istituzioni sono le micce che hanno dato vita a gesti estremi seguiti alla chiusura di una attività. Un fenomeno addirittura sottostimato, considerato che i 2/3 dei suicidi registrati in Italia rimangano “non classificati”. Circa il 26% dei suicidi economici nel periodo considerato si concentra nelle regioni del Nord-Est, ossia l’area con il maggior numero di realtà imprenditoriali; la regione più colpita dal fenomeno è stata il Veneto, con oltre il 18% dei suicidi nazionali. Una emergenza che, purtroppo, non accenna a placarsi – denuncia Comitas – Nel primo semestre del 2016, infatti, i suicidi per cause economiche sono aumentati del +20% rispetto allo stesso periodo del 2015 , come segnala con precisione Link LAB, il laboratorio di Ricerca Sociale della Link Campus University, secondo cui nei primi 6 mesi dell’anno i suicidi sono saliti già a quota 81. “A cambiare rispetto al passato, tuttavia, è la tipologia dei soggetti che arrivano a compiere gesti estremi – spiega il presidente Comitas, Francesco Tamburella – Se prima era l’imprenditore che si toglieva la vita a seguito del fallimento della proprio attività, oggi sono sempre più i disoccupati che, demotivati e senza speranze sul proprio futuro, decidono di ricorrere al suicidio. A dimostrazione che il Governo non sta facendo abbastanza né sul fronte del lavoro, né su quello delle piccole imprese, lasciando imprenditori e lavoratori in preda ad un senso di totale abbandono”.