Il Gargano disse che

Pietro Giannone non ebbe pace neppure dopo la sua morte


Pietro Giannone non ebbe pace neppure dopo la sua morte 
sabato 24 settembre 2016 ore 16:49Tutti conoscono la vita travagliata che ebbe il nostro illustre concittadino perseguitato dalla chiesa e dai, gesuiti che lo portarono  a vagare come un vagabondo sia in Italia che in Europa per poi essere arrestato e rinchiuso nel carcere di Torino dove mor’ì il 17/3/1748. Poco si sa di dove venne sepolto se  non che come scriveva il Cannarozzi nel 1974 ,moriva nella Cittadella di Torino e non a Ceva ,laddove si pensava fosse morto per aver trascorso là nel 1740 una parte della sua vita tanto da far pensare che fosse già morto là ,dove si trovava addirittura otto anni prima. L’atto di morte riportato dal Cannarozzi  non lascia dubbi” Il Sig.Avvocato don Pietro Giannone della città di Napoli,in questa cittadella detenuto ,munito dei S.S. sacramenti è morto il 17/3/1748 e il 18 del medesimo, è stato sepolto nella chiesa vecchia di questa parrocchia. L’augurio che presagiva nell’ultima lettera mandata al fratello dicendo” Pregherò pure i paesani e viandanti che traversando per questi monti e dovendo ,nel passar la Savoia,calcar le strade donde non molto lontano vedesi il castello di Miolans, volti i loro pietosi occhi al gran sasso sotto il quale giaceranno sepolte le mie fredde ossa ,mossi da spirito di pietà ,in passando lor dicano “ Ossa arida e asciutte ,abbiate quella pace e riposo che vivo non potreste ottener giammaì”,purtroppo non ebbero neppure da morto. Da una ricerca effettuata da un mio amico Luigi Carbonella residente a Torino presso l’archivio di stato di quella città si ha la conferma che il Giannone fu sepolto nella cittadella di Torino nella chiesa di Santa Barbara che si trovava in detta Cittadella. La chiesa di santa Barbara però si desume dai documenti fu demolita nel 1860, per cui è chiaro che le ossa  e i resti mortali di Giannone che si trovavano in una fossa comune di quella chiesa non ebbero pace neppure dopo la sua morte.Giuseppe Laganella