Il Gargano disse che

Qualcosa sul Convegno del Centro Storico vichese


Qualcosa sul Convegno del Centro Storico vichese  
 Vie Nuove non era soltando una gloriosa e completa rivista politica del Partito Comunista risalente al dopoguerra; quando si leggeva un po' di più e si era un po' di più legati all'appartenenza, senza voler scomodare il centralismo democratico e altre sciocchezze del genere. Vie nuove è l'auspicio che, una buona dose di ottimismo e quella infinita speranza, potrebbe scaturire dal recentissimo Convegno “ Le pietre del centro storico di Vico del Gargano: le nostre radici, il nostro futuro”, organizzato dalle sezioni locali del Partito Democratico e Sinistra Italiana.L'avvio non è stato trionfalistico, ma dobbiamo prendere atto che la passione del prof. Gianni de Maso, la traccia di un percorso lungimirante fatta da Franco Salcuni, esponente di Legambiente, la concretezza portata in palmo di mano dal già sindaco di Pietramantecorvino Saverio Lamarucciola, hanno scosso una realtà dormiente e rinunciataria.L'elemento più importante scaturito dall'appuntamento nella sala consiliare, a mio avviso, resta il grigiore e l'assenza politica. Siamo circondati da gente stanca, silenziosa, compromessa, legata a piccoli e miserabili affari di famiglia. Siamo amministrati da una ammucchiata senza volto e senza decoro, sorretta da due stampelle: la menzogna elevata a sistema quotidiano e il silenzioso e sistematico allontanamento dei cittadini da ogni controllo e coinvolgimento. I nodi più importanti del cammino vichese: la ricostruzione di una immagine dignitosa; una piattaforma culturale; i misteri dentro e intorno al Piano Urbanistico; il destino dei beni materiali e immateriali, restano seppelliti sotto la polvere delle loro divisioni e della loro pochezza. Una lezione di buona e concreta amministrazione ci viene dalle Isole Tremiti e dal sindaco Antonio Fentini che, dopo aver presentato e coordinato progetti seri, annuncia il finanziamento di 20 milioni di euro dal MIBACT e un'altra manciata di milioni dal Patto per la Puglia per il recupero e la valorizzazione del patrimonio dell'isola.Vie nuove quindi nel PD di Nicolino Sciscio, in quello di Sinistra Italiana, nel' UDC, coordinato da Luigi Palmieri.Il contesto non è facile; Vico continua a galleggiare sul voto clientelare e di scambio, difficile da scrostare e soffocato da una gestione cialtronesca/privatistica della cosa pubblica. Per questo è urgente costruire una nuova Politica e una nuova guida, senza la quale ci restano solo le processioni e i selfie della nostra fantesca. Buona domenica. Michele Angelicchio