Sannicandro/ 6.000 firme di parrocchiani per salvare l’antico Convento
La gente si ribella alla decisione dei Frati Minori di abbandonare anche l’attigua chiesa.Seimila firme raccolte dai parrocchiani, un'intera città che si stringe intorno al suo "Convento" dì Piazza IV Novembre (circa quattro secoli di storia) dopo l'incomprensibile abbandono disposto dal padre provinciale dei Frati Minori. Malgrado le proteste alla fine è stata presa la decisione, tanto incomprensibile quanto inopportuna, dicono i parrocchiani, di abbandonare il Convento con la Chiesa attigua di Santa Maria delle Grazie in San Nicandro Garganico, nonostante le firme raccolte dai fedeli, le accorate preghiere dei parrocchiani, le tante lettere inviate a coloro che hanno il potere di decidere, da parte di rappresentanti istituzionali e di personalità del mondo culturale e associazionistico locale.«Il Convento deve rimanere al servizio della Chiesa di Santa Maria delle Grazie - sostengono a gran voce i parrocchiani -, l'incomprensibile abbandono disposto dal padre provinciale dei Frati Minori ha aperto una profonda ferita nelle coscienze della comunità sannicandrese». I parrocchiani non intendono arrendersi: «A questo punto - dice Giuseppe De Cato, uno dei parrocchiani -, se le autorità che governano l'Ordine dei Frati Minori hanno deciso di andarsene, che lo facciano, ma il Convento, per quanto di "proprietà" dei' Frati, appartiene alla storia e ai sacrifici della comunità sannicandrese, che ne ha curato la rinascita dal degrado in cui era piombato durante e dopo la guerra e deve restare quindi al servizio della Chiesa cui è annesso». I parrocchiani si augurano che il Vescovo destini presto un sacerdote, in modo che il complesso religioso, sicuramente uno dei più alti e significativi punti di riferimento per la cultura storica e spirituale dei sannicandresi, possa continuare a svolgere la sua fondamentale funzione per lo sviluppo dell’ethos civico-religioso della comunità locale e i Frati. AnnaLucia Sticozzi