Il Gargano disse che

Vieste, CiaoLapo aderisce alla "Giornata dei bambini meteora" Scritto da Michele Gemma


Vieste, CiaoLapo aderisce alla "Giornata dei bambini meteora" Scritto da Michele Gemma
inCondividi dimensione font
StampaEmail 
  In Italia una gravidanza su sei si interrompe spesso per cause ignote. Nel mondo ogni anni ci sono circa 5 milioni di bambini nati morti. Su questi temi l'associazione CiaoLapo Onlus vuole “far luce” aderendo alla giornata mondiale della consapevolezza (oggi, 15 ottobre) sulla perdita perinatale e infantile, International BabyLoss Awareness Day Dal 2007 l’associazione CiaoLapo Onlus organizza anche in Italia questa giornata. Per l’edizione 2016 ne sono state coinvolte oltre sessanta, tra queste anche Vieste grazie all’impegno di Nicoletta Pallozzi, socia dell’associazione: “Nostro compito è garantire un apporto a quelle famiglie che devono affrontare un evento difficile come la perdita di un figlio. A loro, così come è accaduto a me, vogliamo donare anche una speranza: quella dei Bambini Arcobaleno (le mamme di questi bimbi sono definite speciali), ovvero quei figli che arrivano dopo la perdita di un altro figlio”. Nicoletta non nasconde anche la sua soddisfazione riferita al coinvolgimento di più realtà cittadine: “Fino all’anno scorso c’era solo Vieste, quest’anno – conclude – in Puglia hanno aderito anche Bari, Barletta, Foggia e Bisceglie”. Il motivo della istituzione della “giornata” viene spiegato da Claudia Ravaldi, presidente della Onlus: “La morte perinatale riguarda cinque milioni di bambini nati morti o morti dopo la nascita ogni anno in tutto il mondo. In Italia, la morte perinatale riguarda dieci famiglie al giorno; considerando anche le perdite precoci del primo trimestre, circa una gravidanza su sei in Italia termina con la perdita in gravidanza o dopo la nascita Il BabyLoss Awareness Day è rivolto a tutte queste donne, alle loro famiglie e agli operatori del settore materno-infantile coinvolti nella cura”. Cosa accadrà oggi, in tutto il mondo, in tutte le città che hanno aderito all’iniziativa: “Centinaia di associazioni e di enti coinvolti nella tutela della salute materno-infantile e nella prevenzione degli eventi avversi partecipano con numerose iniziative locali che si svolgono durante tutto il mese di Ottobre e culminano nella giornata del 15, il “Babyloss Awareness Day” celebrata in tutto il mondo da migliaia di associazioni e milioni di singoli cittadini”. Filo conduttore dell’iniziativa: la promozione della conoscenza, medica, psicologica e psicosociale e l’importanza della corretta informazione per promuovere la salute e il benessere, psichico, fisico e sociale. L’evento che accomuna tutte le iniziative del BabyLoss Awareness Day è l’Onda di Luce, che si svolge a partire dalle 19 (ora locale) e unisce idealmente tutti i Paesi del mondo: inizia in Australia, al cambio di ogni fuso orario, l’onda di luce si propaga di continente in continente, di Stato in Stato, avvolgendo tutto il mondo. L’obiettivo
primario del BabyLoss Awareness Day è “fare luce” sul tabù della morte in gravidanza e dopo la nascita, sulle morti evitabili, sulla cura da destinare ai genitori e ai familiari, sulle ultime ricerche in campo medico e psicologico, sugli aspetti culturali e artistici che possono aiutare i genitori a raccontare e raccontarsi. Dieci bambini al giorno in Italia nascono morti a termine di gravidanza o muoiono entro un mese dal parto, “a queste famiglie spesso manca un sostegno sia in ospedale che sul territorio”. CiaoLapo ha ricevuto mandato per organizzare il BabyLoss Awareness Day per l’Italia dall’International Stillbirth Alliance nel 2007, e da allora coordina eventi negli ospedali, nelle piazze, nei teatri e dovunque sia possibile per coinvolgere non solo i genitori colpiti da lutto perinatale, ma anche i professionisti e gli operatori sanitari cui consegniamo bibliografia, letteratura e strumenti per offrire sostegno.L’obiettivo futuro dell’associazione e dei suoi volontari è rendere questa iniziativa sempre più diffusa sul territorio italiano, diffondendo il più possibile la consapevolezza ed ottenendone il riconoscimento con una Legge dello Stato.   fonte quotidiano l'Attacco