A Vieste il Giubileo degli sportivi. Il vescovo invita le società
StampaEmail Appuntamento a fine mese all'Omnisport. Accordo con Coni e Cip, sono 13 i comuni dell' arcidiocesi interessati. Nell'ambito del giubileo straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco (8 dicembre 2015-20 novembre 2016) domenica 30 ottobre a Vieste è in programma il giubileo degli sportivi della diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Il tutto organizzato dal direttore dell'ufficio diocesano del turismo, tempo libero e sport don Antonio De Padova su incarico dell'arcivescovo, in collaborazione con le delegazioni di Foggia del Coni e del Cip (comitato italiano paralimpico) rappresentati rispettivamente da Domenico Di Molfetta e Francesca Rondinone. Monsignor Castoro ha espresso il desiderio di incontrare gli sportivi dei 13 comuni della arcidiocesi «per favorire un momento di riflessione sul mondo dello sport attraverso il pensiero della Chiesa». Sarà celebrata la messa alle 10,00 all'interno del palazzetto Omnisport di Vieste con successiva presentazione di tutte le associazioni sportive. «Vi invito per celebrare insieme il giubileo diocesano dello sport» ha scritto l'arcivescovo. L'invito (dalla-diocesi attendono conferme sulla partecipazione) è stato già diramato. «Il Coni ed il Cip accolgono con gioia questa iniziativa che propone anche sul nostro territorio le parole del papa e certamente contribuisce alla diffusione dello sport come stile di vita sano e pulito. Si auspica che questo possa essere solo l'inizio di un cammino che ha naturalmente bisogno di sinergie per giungere al traguardo» hanno dichiarato Di Molfetta (Coni) e la Rondinone (Cip).«L'intento è rinsaldare ancora di più» ha detto don Antonio De Padova «come ci insegna Papa Francesco, il legame già esistente tra Chiesa e sport, perché la comunità ecclesiale vede nello sport un valido strumento per la crescita integrale della persona umana. La pratica sportiva sostiene il Papa, stimola a un sano superamento di sé stessi e dei propri egoismi allena allo spirito di sacrificio; e favorisce la lealtà nei rapporti interpersonali, l'amicizia, il rispetto delle regole. È importante che quanti si occupano di sport, a vari livelli; promuovano quei valori umani e religiosi che stanno alla base di una società più giusta e solidale. Questo è possibile perchè quello sportivo è un linguaggio universale, che supera i confini, lingue, razze, religioni e ideologie é possiede la capacità di unire le persone favorendo il dialogo e l'accoglienza. Ed è per questi motivi che vogliamo incontrarci prima di tutto attorno all'altare del Signore per imparare a condividere insieme i nostri talenti. Auspico che questo nostro primo incontro diocesano ci spinga anche per il futuro a lavorare insieme, comunità parrocchiali e società sportive, per un'educazione carica di valori verso le nuove generazioni». Francesco Trotta