Il Gargano disse che

POESIA x (e di) TUTTI: CHI È DI SCENA? Marina Marini Danzi


POESIA x (e di) TUTTI: CHI È DI SCENA? Marina Marini Danzi
 Pisana, amante dell'arte in ogni sua forma, Marina Marini - che ringraziamo per averci scelto - approfondisce su di sé l'esplorazione, l’espressività, con la scrittura e la composizione di versi. Utilizza la fotografia, il disegno e la pittura per arricchire le proprie opere. Ha ricevuto di recente un primo premio ex aequo nel “Trofeo Internazionale “Medusa Aurea” 39ª edizione (2016), e numerosi riconoscimenti e premi, in concorsi nazionali e internazionali. Le sue poesie sono state pubblicate in varie antologie, riviste letterarie on-line e blogs.E' autrice, con Anna Maria Lombardi, del libro di poesie “Sfumature di rosa” pubblicato a luglio 2016 e del libro di poesie “Moti dell’anima” pubblicato a giugno 2015, più volte recensito, acquisito e catalogato nella biblioteca dell’Università di Parma. Ha vinto il Premio della Critica Letteraria al Concorso Letterario “Michelangelo Buonarroti” di Seravezza (Lu) 2015, il “Premio Pianeta Donna” per il mirabile spessore dell’opera “Moti dell’anima” e il Premio Letterario Internazionale Montefiore, 6ª edizione, della riminese Montefiore Conca (2016). Ha partecipato a vari concorsi fotografici ottenendo un terzo premio e una menzione d'onore.INVERNOSolo d'inverno le anime si incontranoLasciati i corpi maturi...alle torride estatidi passione delirantiPerdute da tempole adolescenziali primaverequando il corposi perde in emozioni si dissolve in profumiDopo l'umidomalinconico autunnoche rincorre nei rossi intensiun sole svanitoL'ultima foglia lascia rami secchi che scricchiolanocome ossa tagliate dal freddoLe giornate sempre più brevi.In inverno i corpisono solo corpi vuotidi carne assentiIn inverno si innalzano le essenzesempre più sottili sempre più fortiLe anime si riunisconoper amarsi senza sesenza maSi riprendono si riscelgonoSotto la nevesi riscaldanoBallerina di stoffa Soldatino di stagnoa consumarsi in infinito bagliore d'amorePer tornare germoglidi nuova vitaMarina Marini Danzi IL COMMENTO DI VINCENZO CAMPOBASSO = A valanga, pare che si precipitino giù, i versi di Marina, incalzanti, smaniosi di raggiungere la mèta, indicata nel titolo della poesia: “Inverno”. Nella quale stagione, libere da “corpi vuoti”, “le anime si riuniscono / per amarsi” senz’alcuna condizione, senz’alcun vincolo materiale, lontane dall’ “umido / malinconico autunno”, che segna la fine di un ciclo vitale (“l’ultima foglia lascia / rami secchi”) che, di nuovo covato nell’alveo dell’inverno, ritornerà con “germogli / di nuova vita”. Traspare, probabilmente inconscio, un malinconico sentimento di nostalgia, per le “torride estati”, per “le adolescenziali primavere” quando prevale il perdersi dietro a emozioni che si dissolvono nei profumi della giovinezza. Ma tutto si sublima, in un forse immaginato, forse sognato, ma certamente taciuto momento, al di là di questo breve periodo di materialità transeunte. Fresca poesia, che si lascia leggere come può essere bevuto un bicchiere d’acqua di fonte. Redazione (foto biagiocarrubba.com)