Il Gargano disse che

Meraviglioso Gargano, trekking: “Sentiero Scannamugliera”


Meraviglioso Gargano, trekking: “Sentiero Scannamugliera” 
http://garganotrekking.com  Di: Redazione     Condividi  ”Percorrere a piedi il Gargano costituisce l’occasione perfetta per immergersi nell’identità più vera del promontorio. Attraversare i sentieri che si snodano al suo interno permetterà di entrare a diretto contatto con le bellezze paesaggistiche, i suoni e i profumi che impreziosiscono queste terre ITINERARIO : “SENTIERO SCANNAMUGLIERA” (MONTE SANT’ANGELO). Lungo i versanti di Monte Sant’Angelo che degradano verso il mare Adriatico si snoda una delle più antiche mulattiere esistenti , percorsa incessantemente dai Pellegrini Micaelici che sin dalla fine del V secolo visitano la Grotta dell’Arcangelo Michele. La “Valle Scannamugliéra” costituisce una deformazione popolare del toponimo “Scanderh Molelrh” che, secondo il noto letterato Frà Marcello Cavagliere, interpretando la Lingua Gotica vuol dire “forte e grande salire”. In lunghi tratti della mulattiera sono presenti scalini, scavati nella roccia dai contadini, dai pastori e dai devoti per rendere più agevole la salita. La frequentazione di questo sentiero da parte dei Pellegrini Micaelici ha determinato che, nel tempo, esso venisse denominato “Scala Santa”. Tutto il sentiero è allo scoperto, molto panoramico, ed attraversa uno tra i più interessanti paesaggi rupestri del Gargano, plasmati dall’attività secolare dell’uomo. Lungo il percorso si rinvengono terrazzamenti in buono stato di conservazione, antiche cave di tufo, piccoli vani scavati anella roccia ed insediamenti ipogei. Fra questi ultimi il più interessante è rappresentato dalla chiesa rupestre “Ognissanti” scavata nella roccia sul costone destro della Valle Scannamugliéra. Nel IX secolo intorno alla chiesa gli abitanti della sottostante pianura dettero vita ad un agglomerato civile. Infatti tutto intorno si possono osservare abitazioni scavate nella roccia, fornite di focolare e collegate le une alle altre, ai diversi livelli di piano, da viottoli e scalinate incavate nel banco roccioso. A testimonianza di ciò si possono osservare i servizi comuni come le cisterne, i luoghi di riunione, i recinti per gli animali, i torchi, i forni. Da questo punto sono visibili i profondi valloni che degradano dalla montagna al mare ed i loro versanti sono ricoperti in modo discontinuo da latifoglie a prevalenza di Leccio, con significative presenze di Orniello. Alcune zone presentano rimboschimenti di Conifere ed una estesa Macchia Mediterranea. Lo sguardo può spaziare su un’ampia e suggestiva visuale che abbraccia il Golfo di Manfredonia, il Tavoliere delle Puglie e gran parte del Sub-Appennino Dauno. In tutte le zone circostanti è possibile apprezzare le ingegnose opere di regimentazione delle acque e di terrazzamenti realizzati dai contadini dediti ad un’agricoltura di sussistenza. PUNTO D’ INCONTRO : MONTE SANT’ANGELO, Via Sant’Antonio, sede Parco Nazionale del GarganoINIZIO PERCORSO : MONTE SANT’ANGELO / FINE PERCORSO : STESSO LUOGOLUNGHEZZA PERCORSO : km.12TEMPO DI PERCORRENZA : ore 5 e minuti 30 ( n.b. il percorso viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica)DIFFICOLTA’ : T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna)”. Fonte: garganotrekking.com