Il Gargano disse che

Vico/ Giù le mani dall’Anfiteatro comunale


Vico/ Giù le mani dall’Anfiteatro comunale StampaEmail 
  Riceviamo e pubblichiamo. Appena completata la copertura dell’anfiteatro comunale, dedicato a Carlo Hintermann, attore di teatro e cinema, sarà Nicolino Sciscio ad inaugurarlo si spera, per una nuova stagione di eventi, di cui siamo in fregola di sapere.Dovrà essere Nicolino Sciscio poichè è lui il “ padre “ di questa copertura nata da un bando PON emanato dalla Comunità Europa e Ministero dell’Interno, dal Titolo “ Costruire la Legalità “nel lontano 2009, quando Vico del Gargano era retto dall’Amministrazione Damiani.L’Ufficio Tecnico preparò il progetto, quantificò la spesa in 643 mila euro, completato da una accurata analisi del fenomeno “ giovani “, per arginare la sistematica spoliazione di ragazzi dai 9 ai 29 anni. Venne presentato, preso la Prefettura di Bari, il 16 settembre 2011, a firma di Nicolino Sciscio che ne segui l’intero iter. Il progetto si reggeva su una puntuale descrizione del fenomeno, fonte di preoccupazione per l’Amministrazione in carica:” La presenza di aree dismesse ed a forte rischio sociale nel Comune di Vico del Gargano, come quelle individuate in questo formulario, rappresentano sia il punto di partenza su cui costruire l’impianto progettuale, sia il punto di arrivo in termini di risultati quali-quantitativi da conseguire. Questa zona oltre ad essere l’espressione più propriamente urbanistica di un tessuto sfaldato, rappresenta inevitabilmente l’estrinsecazione di un malessere più specificatamente sociale che investe tutta la comunità cittadina, in un certo qual modo l’area individuata rappresenta l’altra faccia del cosiddetto “salotto buono” di una città. Un’area che, disgregata dal resto del contesto urbano, ad oggi vede il perpetrarsi di tutta una serie di azioni devianti e marginali di varia natura (atti vandalici e criminali di vario genere, ecc.) compiute negli ultimi tempi soprattutto dai giovani del luogo. Il progetto si pone dunque come risultato generale atteso di supportare e diffondere, attraverso le iniziative, valori fondati sulla legalità e sul senso civico di appartenenza, recuperando e restituendo alla comunità locale un’area urbana che è diventata una sorta di luogo-simbolo di un malessere che chiamiamo insicurezza che macchia tutto il contesto cittadino attiguo, quindi spazi pubblici più sicuri e facilmente fruibili. In questo modo si intende dare una risposta efficace ed efficiente al bisogno di legalità e di sicurezza dei cittadini stessi, una soluzione “corale” che venga supportata dalla stabile attività degli attori- simbolo del territorio alla lotta alla illegalità (istituzioni, associazionismo, mondo della scuola, ecc.). Il Progetto è coerente,i sia per il target specifico di destinatari, sia per l’intero territorio e la comunità locale. Da un lato è lecito dunque attendersi risultati positivi, che mirino ad ottenere un forte segnale di miglioramento della condizione giovanile, sostenendo il dialogo ed il confronto con le istituzioni e la partnership locale, incrementando e favorendo il rispetto di un sistema di regole condiviso. Dall’altro lato ci si aspetta di far conoscere alla comunità locale, sensibilizzandola con iniziative specifiche che divengano degli eventi fissi da consolidare e ripetere nel tempo (vedi ad es. evento mostra sulla legalità), le iniziative messe in campo sul territorio aumentando la conoscenza e la consapevolezza più in generale, questo significa poter migliorare la percezione che la comunità stessa esprime in merito al tema della sicurezza e della legalità, avviando all’interno della stessa un processo virtuoso.” Il Ministero dell’Interno, in data 11 novembre 2011, comunicò l’avvenuto finanziamento della copertura.Il 18 dicembre 2011, in una affollata manifestazione, e con un parterre d’eccezione, si tenne il “ primo lancio “ sul tema “ Costruire la Legalità. Il nuovo Anfiteatro “, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Nicolino Sciscio e al Sindaco, Luigi Damiani. Lo stesso Damiani cita il progetto in esecuzione nella lettera di commiato alla cittadinaza del 28 aprile 2012.Questi i fatti. Il millantato credito, l’appropriazione indebita e lo sfruttamento della credulità popolare, sono reati odiosi che poco, e nulla, hanno da spartire con il costruire la legalità. Buona giornata di festa.Michele Angelicchio