Il Gargano disse che

Marmo “L’inferno di Dante? E’ a Borgo Tressanti”


Marmo “L’inferno di Dante? E’ a Borgo Tressanti” “Il Governo regionale – conclude Marmo – non perda dunque altro tempo e si accerti della scandalosa situazione di vivibilità presente nel campo" 
PH GIORGIO CISLAGHI  Di: Redazione     Condividi  Bari. “Ci voleva il minuzioso reportage di una notissima trasmissione televisiva, diffusa di recente in tutto il Paese, per far conoscere all’intera nazione un’ulteriore vergogna della nostra Regione: Il Ghetto dei Bulgari, a “Borgo Tressanti”, in Capitanata”. Lo sostiene in una nota il Consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. “In tale ghetto – sottolinea – da oltre dieci anni, vivono in condizioni ben oltre l’emergenza centinaia di lavoratori bulgari stagionali, con le loro donne ed i loro bambini. Vivono, meglio sopravvivono, costretti in un accampamento del tutto fatiscente, privo di acqua, luce e servizi igienici anche rudimentali, tra colline di rifiuti di ogni genere, immersi nei fumi e gli olezzi più nauseabondi. E sono numerosi i bambini abbandonati a se stessi, senza le vaccinazioni di legge, senza assistenza medica e senza scuola”. “Ma la vicenda – prosegue Marmo – ha anche del grottesco. Su appello della giornalista della rubrica, l’ente regionale sembrerebbe aver scoperto, come d’incanto, questo ghetto decennale. Uno zelante funzionario regionale, poi, anziché raccapricciarsi della situazione e denunciarla immediatamente alle autorità competenti, si è emendato la coscienza con l’invio di qualche cisterna d’acqua, ottenendone in cambio un’intervista di compiacimento per la generosità manifestata!”. “Tutto questo mentre il comune di Foggia e quello di Manfredonia attendono precisi segnali dalla Prefettura e le istituzioni sanitarie, religiose e sociali della Capitanata fanno a gara per ‘non vedere’, ed ignorare l’esistenza di un’intera comunità abbandonata al suo destino, in condizioni disumane”. “Il Governo regionale – conclude Marmo – non perda dunque altro tempo e si accerti della scandalosa situazione di vivibilità di Borgo Tressanti a Foggia, che rappresenta una vera e propria emergenza socio- sanitaria. D’intesa con la Prefettura di Foggia e le altre Istituzioni della Daunia, si proceda ad un immediata ricognizione dello stato dei luoghi. E si individui tempestivamente la soluzione più opportuna per la salvaguardia soprattutto di donne e bambini, non ultima lo sgombero coatto dell’accampamento”.