Il Gargano disse che

Carpino/ Ieri l'addio al cantore Antonio Piccininno


Carpino/ Ieri l'addio al cantore Antonio Piccininno StampaEmail 
 Erano almeno un migliaio ieri pomeriggio a Carpino, i cittadini che hanno portato l'ultimo saluto al maestro Antonio Piccininno, morto l’altro ieri all'età di 100 anni. Ai funerali, oltre a parenti e amici,anche Eugenio Bennato che nonostante i molteplici impegni professionali non è voluto mancare all'addio di colui che ha sempre definito "il monumento della musica popolare del Gargano". Durante l'omelia presieduta da don Tonino Di Maggio nella chiesa di San Cirillo, diversi gli amici che hanno voluto ricordare "Zi Antonio", dal sindaco Rocco Manzo al nipote Michele Simone, al giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Antonio D'Amico, e ovviamente Eugenio Bennato che per tutta la cerimonia è rimasto accanto al feretro. "Con Antonio Piccininno se ne va un pezzo di storia del nostro grande sud. Oggi sono molto triste, ho perso un grande maestro della musica popolare oltre che un amico. Grazie ad Antonio, Carpino è diventata famosa in tutto il mondo. Qui il popolo si è inventato la musica più bella della tradizione del sud e questo viene affermato da migliaia di giovani che hanno attribuito a Piccinno ma anche a Sacco e Maccarone il merito di tutto questo. Carpino con la sua musica popolare ha il compito storico di contrapporsi all'appiattimento della globalizzazione. In altri paesi le musiche sono tutte uguali, vengono imposte dall'alto, qui la gente se la sceglie e rende omaggio ai grandi maestri della tradizione popolare. Antonio ha concluso felicemente i suoi giorni perchè ha cantato fino alla fine". Saverio Serlenga (Foto di Leonardo Ciuffreda).