Il Gargano disse che

Un inedito documento sforzesco su un pezzo di storia della capitanata e del gargano nel 1461


Un inedito documento sforzesco su un pezzo di storia della capitanata e del gargano nel 1461. Un accordo tra Ferdinando d’Aragona e Carlo di Sangro. 1° parte Stampa Email
Da un dispaccio sforzesco rinvenuto presso l’archivio di stato di Milano veniamo a conoscenza di alcuni importanti notizie e particolari della nostra storia nel 1400.Nella prima parte della guerra tra re Ferdinando d’aragona e Carlo d’Angiò si conoscono altri particolari inediti di un pezzo di storia in parte riportato nella seconda parte dal Canna rozzi,storico ischitellano,di cui adesso possiedo. integralmente la copia del documento originale.Infatti si viene a conoscenza dell’alleanza tra re Ferdinando e Carlo di Sanguine(de Sangro ) che in un primo momento si era schierato contro lo stesso re Ferdinando.Ma veniamo alla trascrizione del testo:Ill.mo signore mio, atto che Vostra Ill,ma S.ria intenda quando stimerete succeda nelle robe di qua vi scrivo quello tomo a dì del presente.La maestà dello re si mosse dall’alloggiamento fatto a Volturino e venne ad alzare sul fiume Fortore vicino a Torremaggiore circa sei miglia dov’era Carlo di Sanguino(di Sangro) dal quale la Maestà del re mandò uno suo Trumbeta per domandare la restituzione di un certo carragio ch’era stato perso ed il quale Trumbeta in tal modo esortato e presentato Carlo a ritornare alla fedeltà della prestata Maestà che esso Carlo sembra essere contento di venire a dar lamento con esso suo re e così il giorno 17 essa maestà hanno alcune squadre di fanti di gendarmeria e fanti cavalcò in Torremaggiore dove per mezzanotte da Don Aloiso de Davalos ,accompagnato da due dei sui armati ,con due dei suoi tre,tra i quali il conte Zoane,furono accompagnati a parlamento insieme per uno spazio quasi di un ora domandando a detto Carlo perdono a detta Maestà la quale accettò alla grazia e gli fece molte carezze e offerte e brevemente rimasto in questa condizione. Di come le bombarde del re sono calate in Puglia esso Carlo ha permesso alzare le bandiere della Maestà sua ,riscoperte in tutto e del pensato in parlamento .Io visitando Carlo commendando di quanto esso che aveva fatto e offrendo largamente le cose a V.S. la quale sempre si troverà pronta stima ad ogni suo comodo e annunco ,come detto apprezzo quantunque potesse pigliare interamente la fede della Maestà del re le quale lo amava come un figliolo e non avesse dubbio alcuno gli afferma la promessa fatta e sua Maestà per una parte e per l’altra del che assai e vengano a dire dell’offerta che gli faceva in nome della stessa vostra Maestà ,così si partirono le dette bombarde che verranno presto perché il conte di Fondi è partito dal campo solo per farlo andare a venire. ( Dispacci sforzeschi ASM SPE ,NAPOLI 148 A da Trezzo a Francesco Sforza,campo controIschitella 17 Luglio 1461).Giuseppe Laganella.