Il Gargano disse che

l'importanza del mantenimento dell'autonomia scolastica per la Scuola Media di Vieste. Riceviamo e pubblichiamo.


l'importanza del mantenimento dell'autonomia scolastica per la Scuola Media di Vieste. Riceviamo e pubblichiamo. StampaEmail 
  Dal 2000 le istituzioni scolastiche, pur facendo parte del sistema scolastico nazionale, godono di una propria autonomia amministrativa, didattica e organizzativa. L'autonomia scolastica è lo strumento e la risorsa attraverso cui adottare metodi di lavoro, tempi di insegnamento, soluzioni funzionali alla realizzazione dell'offerta formativa e alle esigenze e vocazioni di ciascun alunno. La legge 183/2011 sancisce i criteri per le scuole affinché possano godere dell'autonomia scolastica e tra questi un parametro essenziale è costituito dal numero degli alunni. Questo parametro è ridotto per i comuni montani, come quello di Vieste, a 400 alunni. A Vieste per il prossimo anno scolastico 2017/2018 si prevede una popolazione scolastica di 413 alunni per la scuola media inferiore Dante Alighieri - Don Antonio Spalatro e di 933 alunni per la Direzione didattica. Questi numeri consentono con una certa tranquillità il mantenimento dell'attuale assetto scolastico per le scuole del primo ciclo. Per quanto riguarda gli istituti comprensivi (scuola materna, elementare e media inferiore) la vera motivazione della loro istituzione è stata la riduzione della spesa pubblica; infatti la generalizzazione degli istituti comprensivi all'interno di un provvedimento finanziario, la legge 111/2011, conferma irrimediabilmente l'idea che tutto ciò avvenga per ragioni contabili sacrificando in qualche modo la qualità dell'offerta formativa e non solo. Da un punto di vista pratico un istituto comprensivo riunisce in una stessa organizzazione la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola media inferiore, ciascun plesso scolastico mantiene la sua sede e la sua specificità nel rapporto allievi insegnanti. La creazione di un unico istituto comprensivo a Vieste, determinerebbe pertanto la perdita dell'autonomia della scuola media inferiore con conseguente riduzione della qualità dell'offerta formativa, nonché perdita di unità lavorative. Si perderebbero un Dirigente Scolastico, un Dirigente Amministrativo, ma anche alcune unità del personale ATA (collaboratori scolastici, impiegati di segreteria, assistenti tecnici) già abbondantemente tagliati dall'ultima riforma scolastica. Una tale carenza determinerà ovviamente ripercussioni sulla vigilanza dei nostri ragazzi, sulla pulizia delle aule e soprattutto sull'efficienza amministrativa che è assolutamente indispensabile per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.Inoltre, nello specifico caso di Vieste, con l'istituzione di un istituto comprensivo si determinerebbe un eccessiva popolazione scolastica (1346 ALUNNI) sotto un'unica direzione, difficilissima da gestire da tutti i punti di vista, organizzativo, didattico e di controllo, anche per la diversa ubicazione dei plessi distanti tra loro. Senza tralasciare il fatto che la riforma della scuola dell'infanzia prevista nella legge 107/2015 (Istituzione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai 6 anni), determinerà un ulteriore incremento della popolazione scolastica del futuro istituto comprensivo viestano, e quindi il numero di alunni attestato sui 1346, sarebbe destinato a crescere ulteriormente. Per i motivi sopra esposti riteniamo che la delibera comunale, che conferma l'attuale assetto scolastico per il prossimo anno scolastico 2017/2018, sia stata formulata nel rispetto di tutti i criteri previsti dalla legge e nell'interesse della nostra comunità. Sindacato UIL Antonio GuerraSindacato ANIEF Oscar Carrara