Il Gargano disse che

‘Avrai’, standing ovation per Baglioni in Vaticano. C’è un violista di Manfredonia


‘Avrai’, standing ovation per Baglioni in Vaticano. C’è un violista di Manfredonia La colonna musicale della serata, con l'Orchestra Sinfonica di Roma, il suo gruppo di strumentisti e vocalist, e con il coro «Giuseppe Verdi» 
from facebook - vincenzo starace - ph matteo francesco lauriola  Di: Redazione     Condividi  Roma. Un inizio insolito per la serata evento ‘Avrai‘, in aula Paolo VI in Vaticano in coincidenza con l’80 ° compleanno di papa Francesco : Claudio Baglioni , protagonista dello spettacolo, legato ad una raccolta fondi per i bambini di Bangui e del Centro Italia colpito dal terremoto, ha cantato ‘Fratello Sole, Sorella Luna’ in piazza San Pietro, accompagnandosi solo con la sua chitarra. Seguito dalle telecamere di Rai1, che ha trasmesso la serata (in diretta anche in mondovisione attraverso Rai Italia e le emittenti tv collegate con il Ctv), Baglioni ha fatto poi il suo ingresso trionfale dalla platea, dal corridoio centrale d e l l’Aula Paolo VI, in quello che è l’au dit o rium più grande del mondo, abbracciato dal pubblico in festa in un tripudio di telefonini alzati e generosi sorrisi. La serata, che ha celebrato i 200 anni della Gendarmeria vaticana ma anche gli 80 anni del Pontefice, ha rappresentato l’occasione per raccogliere fondi. Già tagliato il primo traguardo di 500.000 euro, è possibile continuare a donare attraverso una chiamata o un sms al numero 45523, attivo fino al 21 dicembre. ‘Avrai’, una promessa che Baglioni rinnova con ogni ospite della serata toccandosi il cuore, è un progetto legato alla sua Fondazione O’Scià che, dopo dieci edizioni dell’omonimo evento a Lampedusa, ha sposato questa iniziativa del Vaticano, sostenuta direttamente dal Papa, che per l’occas ione ha registrato un lungo e affettuoso videomessaggio di saluto: «A volte qualcuno mi chiede: ma lei, padre, parla sempre dei poveri e della misericordia. Sì, dico, ma non è una malattia. E’ semplicemente il modo in cui Dio si è rivelato». I bambini di Bangui e Accumuli sono in sala e Baglioni li invita a salire sul palco. L’ispiratore della canzone ‘Av rai’, il suo unico figlio, Giovanni Baglioni , virtuoso chitarrista, è uno degli ospiti più applauditi della serata.  La colonna musicale della serata, con l’Orchestra Sinfonica di Roma, il suo gruppo di strumentisti e vocalist, e con il coro «Giuseppe Verdi». Oltre 60 voci. Un lungo racconto in parole, musica, e classici natalizi, in diretta su Rai 1. Bimbi dai vestiti colorati sul palco testimoniano la finalità benefica del concerto (telefono solidale: 45523). Vero e toccante, nonostante il filtro tv, come quando sono saliti sul palco Don Riccardo Agresti prete di frontiera, Lucia Annibali testimone di cosa può fare un amore malato, Pietro Bartolo medico dei migranti, Erri De Luca con una preghiera laica. Passi delle encicliche e delle omelie scrivono una biografia del papa per i suoi ottant’anni. Sono stati letti da Isabella Ferrari, Gigi Proietti, Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello, Laura Morante, Alessandro Preziosi. «Amici» chiamati a raccolta da Claudio Baglioni, protagonista assoluto con i suoi brani anche meno noti, alcuni eseguiti in duetto con suo figlio Giovanni e con Danilo Rea: Dagli il via, Poster, Tamburi lontani , Strada facendo , Mille giorni di te e di me , Diecidita . Per finire La Vita è adesso , cantata da tutti. L’Aula Nervi da 7 mila posti ha rappresentato un’arena pop. Avrai strumentale ha chiuso l’ultimo augurio al Papa.  
VINCENZO STARACE – FROM FACEBOOK Tra i mucisisti dell’Orchestra che hanno accompagnato Baglioni anche Vincenzo Starace, violista originario di Manfredonia. Starace ha studiato Viola presso Universität für Musik und darstellende Kunst Graz e precedentemente allo Joseph Haydn Konservatorium e al Conservatorio di musica “Umberto Giordano” – Foggia. Di recente si è esibito al Teatro Giordano di Foggia con il Quintetto Damase con un suggestivo concerto di musica contemporanea francese che ha spaziato da Joseph Guy Marie Ropartz a Jean-Michel Damase passando per le note di Florent Schmitt.  REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT