Il Gargano disse che

Una legge per evitare il sovra-indebitamento: ecco come fare. Crescono, nella nostra Regione le famiglie sommerse dai debiti


Una legge per evitare il sovra-indebitamento: ecco come fare. Crescono, nella nostra Regione le famiglie sommerse dai debiti, possibile ridurli fino a metà. StampaEmail 
 Puglia sempre più maglia nera, anche se la crisi economi­ca che ha investito l'Italia negli ultimi anni ha portato un nume­ro crescente di famiglie e picco­le imprese a ritrovarsi sommerse dai debiti cui non si riesce, purtroppo, a fare fronte. Una si­tuazione che coinvolge miglia­ia di consumatori e società an­che in Puglia. Esiste tuttavia nel nostro ordinamento una leg­ge pressoché sconosciuta il cui obiettivo è proprio aiutare con­sumatori e aziende a ridurre il carico di debito accumulato ne­gli anni - spiega il Codacons - Si tratta della legge n. 3 del 27 gennaio 2012, che introduce le procedure di composizione del­la crisi da sovra-indebitamento; strumenti per mezzo dei quali ai cittadini e alle piccole impre­se è data la possibilità, con l’in­tervento del giudice, di ridurre i debiti diventati eccessivi fino al 50% del loro importo. Proprio a tutela delle famiglie e delle pic­cole imprese in difficoltà, il Co­dacons lancia oggi anche ID Pu­glia una azione legale contro il sovra-indebitamento: tutti i cit­tadini e i piccoli imprenditori strozzati dai debiti, seguendo la procedura indicata sul sito wwwcodacons.it, possono otte­nere l'aiuto di uno staff di legali ed esperti dell'associazione, che valuteranno le singole posi­zioni e assisteranno consuma­tori e aziende nell'iter da avviare per ottenere la riduzione fino al 50% dei debiti accumulati. La legge infatti prevede tre diverse procedure a favore dei soggetti sovra-indebitati: l'accordo di ristrutturazione dei debiti, il pia­no del consumatore e la liquida­zione di tutti i beni. Tutte le fa­miglie e le imprese della Puglia strozzate dai debiti possono ve­rificare attraverso il Codacons se ricorrano i presupposti per ottenere i benefici previsti dal­la legge e valutare la procedu­ra più adeguata da avviare per salvare il proprio patrimonio. I nume­ri pugliesi fanno spavento: dei 5 miliardi di euro in meno che in questo ultimo anno sono sta­ti concessi alle famiglie italiane, quasi 3 (pari al 59% del totale) sono stati «tagliati» alle fami­glie del Mezzogiorno. Per contro, si consolida il rischio usura proprio in queste realtà del pro­fondo Sud. Dall'analisi dell'in­dice del rischio usura realizza­to ormai da più di 15 anni dalla Cgia, emerge che nel 2012 la Campania, la Basilicata, il Molise, la Calabria, la Puglia e la Sicilia sono le Regioni dove la «penetrazione» di questo dram­matico fenomeno socio-econo­mico ha raggiunto livelli molto preoccupanti. Dal 2009 - sotto­linea da parte sua Federconsu­matori - le consistenze debito­rie delle famiglie hanno iniziato a ridursi. Le famiglie hanno co­minciato a diminuire fortemen­te gli acquisti anche rateali fino a tornare a livelli antecedenti il 2008. E se al Sud le famiglie non sorridono, non va meglio per le aziende agricole, sottolinea Col­diretti. Proprio nel Mezzogior­no, le aziende del primo setto­re si sono viste tagliare di quasi la metà (-45%) i crediti erogati. Tagli anche alle aziende agricole delle isole (-30%) mentre migliorano i prestiti alle aziende del Centro (+ 15%) del Nord Est (+6%) e del Nord Ovest (+3%). Non vanno trascurati i segnali più incoraggianti che si rile­vano per il credito erogato alle aziende agricole nelle regioni del centro (+15%) del Nord Est (+6%) e del Nord Ovest (+3%), ma il bilancio a livello nazionale registra un'ulteriore contrazio­ne del credito all'agricoltura del 4% nel primo trimestre dell'an­no, determinata soprattutto dalla dinamica negativa del Mezzo­giorno e della Puglia in partico­lare. Antonio De Luigiquotidiano Foggia