Il Parco medicina naturale in aiuto di malattie disagiati.
StampaEmail «La volontà del parco nazionale del Gargano di mettere a disposizione il proprio immenso patrimonio naturalistico per avviare progetti di inclusione sociale, è stata accolta con grande entusiasmo dai giovani del territorio». Lo rimarcano dall'ente parco nel ricordate che «in tanti hanno partecipato all'incontro convocato dal presidente Stefano Pecorella che ha voluto chiamare a raccolta' chi opera nel campo del sociale per comunicare l'intenzione di attivare concrete forme di partecipazione, anche attraverso specifici accordi-protocolli, a progetti di inclusione sociale a scopo terapeutico». All'incontro svoltosi presso la sede dell'ente a Monte Sant'Angelo hanno partecipato oltre ad associazioni, centri diurni, consorzi e Proloco del Gargano, anche dirigenti dell' Asl di Foggia e del «centro salute mentale» di Manfredonia proponendo svariati progetti. Si è parlato di terapie assistite con cani, asini e cavalli rivolte a bambini, anziani, diversamente abili e normo dotati. Si è discusso di orti sociali; di arte-terapia da praticare nei luoghi simbolo della cultura garganica; di esperimenti di teatro-natura per persone con disturbi psichici e di sedute curative di yoga per combattere forme depressive da svolgere nei tanti luoghi meditativi che offre il Parco del Gargano. C'è anche chi ha proposto degli open days all'oasi lago Salso aperti ad associazioni di promozione sociale. «E' stato bello percepire l'entusiasmo dei giovani che si prodigano quotidianamente per aiutare chi è in difficoltà» ha detto il presidente Pecorella «e sentirsi dire che il Parco rappresenta una vera medicina naturale. Un'area protetta, oltre a conservare e valorizzare, deve anche puntare sull'integrazione e l'inclusione sociale intesi come elementi prioritari per lo sviluppo armonico della comunità del Parco». Quello svoltosi a Monte Sant'Angelo è stato il primo di una serie di incontri «per i quali si auspica la partecipazione di altre associazioni che possano così presentare progetti originali ed innovativi su cui l'ente parco ha intenzione di investire ancora per attivare buone pratiche di animazione sociale». «Il Parco è da sempre molto sensibile nei confronti di chi è meno fortunato» ha proseguito Pecorella «e la dimostrazione arriva dalle tante iniziative che abbiamo messo in campo: dalla realizzazione di sentieri per ipo-vedenti alle Tremiti ed in Foresta Umbra, alla formazione delle guide sub per non vedenti, passando - ad esempio per il "teatro Stalla Matteo Latino", un progetto innovativo ché si fonda proprio sul concetto di rigenerazione e inclusione sociale e che da subito abbiamo voluto sostenere».