Il Gargano disse che

Vieste - Nicola Gratteri: "Conoscere la mafia per sconfiggerla"


Vieste - Nicola Gratteri: "Conoscere la mafia per sconfiggerla" StampaEmailVideo 
  Continua con grande successo la prima edizione viestana della rassegna “Musica Civica”. Il tema principale del terzo appuntamento, tenutosi ieri mattina presso il cineteatro Adriatico, è stato la lotta alla mafia, con particolare attenzione sulla ‘ndrangheta calabrese: a parlarne è stato il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, un uomo costretto a vivere costantemente sotto scorta per il suo impegno contro la malavita. Nella chiacchierata col giornalista foggiano Enrico Ciccarelli, Gratteri ha presentato il suo ultimo libro intitolato “Padrini e padroni” nel quale affronta la nascita e l’escalation della mafia calabrese, compresa l’espansione in varie parti d’Italia (Emilia Romagna e Lombardia per fare alcuni esempi). Gratteri non è un uomo di spettacolo e lo ha dimostrato nei suoi interventi: non ha mai usato le frasi necessarie per cercare “l’applauso facile”, anzi è stato crudo e diretto con le sue parole, pesanti come macigni. “Consiglio agli imprenditori di fallire: dal fallimento si può tornare indietro, dall’usura no!”, “Chi non aveva capito l’importanza del fenomeno ‘ndrangheta faceva bene a farsi da parte”, “Non esiste l’omertà ma la mancanza di fiducia: se per un giorno nessuno bussa alla porta di un Comandante di una caserma, quel Comandante ha fallito!” solo per citare qualche suo passaggio. Il tutto nel “silenzio assordante” della platea, piena in ogni posto a sedere. Nelle prime file, oltre ai rappresentanti politici e militari viestani, c’erano anche il prefetto di Foggia, la dott.ssa Maria Tirone, e i componenti della locale associazione antiracket. L’applauso finale, quasi liberatore, è stata la risposta che i cittadini hanno voluto dare alla richiesta di collaborazione che forze dell’ordine e magistrati chiedono per poter provare a sconfiggere la malavita organizzata. E lo stesso appello lo ha lanciato anche il sindaco di Vieste, l’avv. Giuseppe Nobiletti, nel suo saluto d’apertura: i fatti di sangue che hanno colpito la cittadina viestana negli ultimi tempi sono la dimostrazione che la mafia garganica è tra le più cruente d’Italia, e per sconfiggerla sono indispensabili la collaborazione dei cittadini e che venga impartita la cultura della legalità nelle nuove generazioni. Nella seconda parte della manifestazione, le parole hanno lasciato spazio alle note: Massimiliano Génot, pianista giovane ma già affermato a livello internazionale, ha incantato tutti proponendo musiche di Chopin, Liszt e Beethoven. Più che suonare, Génot ha lasciato che le sue dita danzassero sulla superficie di ebano ed avorio per consentir loro di emettere melodie che hanno incantato i tanti presenti. “Musica civica” ha regalato agli spettatori un’altra giornata di emozioni forti, dopo quelle vissute grazie alle risate con Pinuccio, alla creatività della Tools Toy Gang, all’esibizione dell’orchestra diretta da Gianna Fratta e all’analisi sul voto americano di Federico Rampini. Ed il quarto appuntamento è già alle porte: lunedì 30 gennaio, infatti, si parlerà di Shoah, in occasione della Giornata della Memoria. Tra gli ospiti è prevista anche la presenza di Alberto Mieli, oggi 91enne, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz all'età di 17 anni, dove rimase prigioniero per 18 lunghi mesi.