Vieste/ Il postino ci porta le bollette scadute. Ma il servizio è lumaca anche nel resto del Gargano. Dalle fatture alle raccomandate: la corrispondenza va al rallentatore.
StampaEmail Per arrivare, arrivano. Il problema è che vengono recapitate in ritardo. Quando oramai sono già scadute e col rischio che l'utente di turno debba anche pagarci la mora sopra. A Vieste (ma anche nel resto del Gargano) le bollette stanno diventando un incubo. Ma mica perchè sono salate, troppo care o con qualche indice gonfiato: no. Semplicemente perchè le Poste le consegnano oltre il termine. Ti trovi la busta nella cassetta delle lettere, la apri, guardi l'importo, sospiri, fai per andare a pagarla e li la "bella" (si fa per dire) sorpresa: alla voce "entro e non oltre" scopri che dovevi saldare il conto del gas o della luce una settimana fa. Immaginate l' arrabbiatura. E infatti sul piede di guerra ci si sono messi addirittura i sindacati della Slc-Cgil (così ci hanno comunicato) che pochi giorni fa hanno sbottato di «voler riprendere le attività in conflitto» sul recapito fuori tempo massimo. Tradotto: è da quasi un anno che va avanti la questione, in alcuni casi ci sono stati ritardi anche di un mese e di vedere la luce (o - meglio - il postino) alla fine del tunnel proprio non se ne parla. Il nodo,tutto sommato, è semplice: pochi addetti alla posta e troppa strada da fare. Poi si è aggiunto quello che in gergo è chiamato «il taglio del 50% sulle zone di recapito» e la frittata è stata fatta. Risultato: una raccomandata a Vieste e nel resto del Gargano impiega, minimo, in media 15 giorni per arrivare a destinazione, quando in realtà ne servirebbero al massimo cinque. Roba che si fa prima a recapitarla a mano. Ora, sembra che un gruppo di deputati la scorsa settimana ha proposto un interrogazione parlamentare per chiedere che la posta venga recapitata con continuità. In un Paese normale dovrebbe essere la regola, da noi serve un atto bollato da Montecitorio. Oltre la follia, non c’è che dire.