Il Gargano disse che

Deliceto, Troia e Vico del Gargano, continua il confronto con il territorio.


Deliceto, Troia e Vico del Gargano, continua il confronto con il territorio. StampaEmail 
  Nei tre incontri assembleari centinaia i soci intervenuti. Burocrazia incessante, adempimenti amministrativi che appesantiscono gli imprenditori agricoli, crisi di mercato, in particolare quello cerealicolo, fronte alquanto incerto sulla campagna pomodoro in via di partenza, PSR che stenta ad atterrare sulle imprese di Capitanata, costo del lavoro esponenziale sono gli argomenti che più trovano spazio nelle assemblee. Ma vi sono effetti positivi di altrettante azioni che invece si traducono in vantaggi, o meglio ancora in sostegno per le imprese agricole. In particolare sul fiscale, sul risparmio contributivo per i giovani imprenditori – esonero per i primi tre anni dall’insediamento e riduzione sostanziosa per gli altri due a seguire, il ripristino della Legge Sabatini anche per il settore agricolo, il Bando Isi Agricoltura, le azioni a difesa e tutela della persona attraverso il Patronato Epaca, oltre al grande approfondimento sul ricambio generazionale in agricoltura, e quindi il tema giovani al centro del dibattito.I momenti più significativi naturalmente si evidenziano nel mentre si entra nella fase più squisitamente sindacale, in queste aree non si poteva sottacere l’accordo Ceta, l’Accordo Economico e Commerciale Globale tra Ue e Canada, approvato dal Parlamento Europeo nel mese di Febbraio. E’ evidente che per essere definitivo abbisogna ancora della ratifica dei singoli parlamenti degli stati membri, e sicuramente quello nostro non può assolutamente avallarlo, significherebbe annullare di fatto tutte le norme tendenti a dare valore al Made in Italy che grazie alla incessante azione sindacale di Coldiretti l’agricoltura italiana ha potuto incassare. Sul fronte cerealicolo è stato serrato il dibattito anche con il mea culpa di numerosi soci che hanno ammesso l’incapacità ad aggregarsi, strumento strategico nelle dinamiche economiche, e proprio in proposito hanno invocato ulteriori incontri per poter approfondire eventuali percorsi aggreganti. Ancora una volta il direttore Errico ha assicurato che non mancheranno confronti in tale direzione e che già andare verso i contratti di filiera è un modo per garantire aggregazione di prodotto, e sarà fatto invitando anche gli altri attori della filiera, in particolare il Consorzio Agrario del Centro Sud, disponibile a sostenere la causa cerealicola di Capitanata. Non si può non prendere in considerazione questa opportunità, tenuto conto che un territorio che conta 273.000 Ha investiti a cereali, merita una crescita economica e di cultura economica.